Il Covid ha cambiato il mondo della bellezza in modo molto profondo. Sin da quando la pandemia ha fatto irruzione nella nostra vita, abbiamo assistito a moltissimi cambiamenti. Fino a poco più di un anno fa era impensabile l’idea di dover rispettare un coprifuoco nazionale, o quella di non potersi avvicinare alle persone senza una mascherina. Non avremmo mai immaginato di poter avere paura di prendere un caffè al bar con un’amica, o di non poterci allenare in palestra per paura di ammalarci.

La pandemia di Covid ha sconvolto a tutti gli effetti le nostre vite.

Ad aggravare il tutto ci pensa anche la crisi finanziaria causata dall’emergenza. Non tutti i settori ne sono stati colpiti, ma molti di noi hanno dovuto fare i conti con stipendi più bassi, con la perdita del lavoro e con importanti problemi finanziari.

A cambiare, durante l’ultimo anno, è stato anche un settore che per moltissimo tempo aveva registrato un’incredibile ascesa. Stiamo parlando del settore “beauty”.

Ecco come il Covid ha cambiato il mondo della bellezza

Ebbene si, il Covid ha cambiato anche il mondo della bellezza. Ma in che modo esattamente? A rispondere a questa domanda è un recente rapporto ad opera di Emily Gerstell, Sophie Marchessou, Jennifer Schmidt ed Emma Spagnuolo, della McKinsey & Company. Il rapporto ha preso in esame gli effetti del Covid-19 sull’industria della bellezza, e il quadro che ne è emerso è piuttosto chiaro.

Con la pandemia, come molti altri settori del mercato, anche quello “beauty” si è dovuto adattare. Abbiamo assistito alla chiusura di negozi di prodotti di bellezza e a un sempre minore appeal dei prodotti make up. Complice l’uso della mascherina e il tempo trascorso in casa, molte di noi hanno ridotto ai minimi termini l’utilizzo di prodotti come rossetti, ombretti e cipria (anche in questo caso, possiamo dire che il Covid ha cambiato le nostre abitudini). Si tratta di una “reazione” del tutto normale, di fronte alla quale però molte aziende hanno saputo agire di conseguenza.

L’industria ha risposto positivamente alla crisi, con i marchi che hanno cambiato la loro produzione per proporre disinfettanti e detergenti per le mani e offrire servizi di bellezza gratuiti per i lavoratori in prima linea,

si legge nel rapporto.

Covid, bellezza e shopping on line

Lo shopping on line è stato fondamentale per la sopravvivenza di tante attività, comprese quelle che riguardano il mondo della bellezza. Se da un lato abbiamo assistito a una minore richiesta di prodotti make up, dall’altro gli esperti hanno osservato una maggiore domanda di prodotti per la cura personale, dagli igienizzanti per le mani ai saponi, fino ai prodotti per la cura della pelle e dei capelli.

I prodotti per la cura della pelle, delle unghie, dei capelli e del corpo sembrano trarre vantaggio dalle tendenze della cura di sé e del benessere.

A spopolare sono anche le candele profumate, prodotti per l’aromaterapia e disintossicanti. In fin dei conti, dopo più di un anno di emergenza Covid, abbiamo tutte bisogno di rilassarci, giusto?

Anche prima della pandemia, la definizione di “bellezza” stava diventando più globale, espansiva e intrecciata con il senso di benessere degli individui.

È davvero poco probabile che l’emergenza Covid-19 cambi queste tendenze e in questo – concludono le autrici – c’è motivo di speranza.

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Foto da Pixabay

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ultimo aggiornamento: 18-04-2021