Zeppi di detriti delle sotto-culture, star sull’orlo di una crisi di nervi, attori in declino, cameo di serie B nonché di spunti di religione, alieni, slang del sud della California a raffica e scene di sesso in gran quantità (a coprire tutto lo spettro della sessualità), la trilogia di Gregg Araki “Teenage Apocalypse Trilogy” è uno psichedelico distillato grunge degli anni 1990. I film sembrano una rassegna pre-Internet di tutto ciò che era cool all’epoca.

Le pellicole underground avevano budget ridotti ma erano ricche di concetti, erano quasi sempre ignorate dai critici dello status quo ma guadagnavano immediatamente un seguito di fanatici sempre crescente che li ergeva a cult. I film, al momento dell’uscita cinematografica, hanno colpito immediatamente i direttori creativi di KENZO Humberto Leon e Carol Lim, i quali vivevano entrambi nella nativa California, dove le pellicole sono ambientate e sono sempre stati fan di Araki.

“Nowhere e gli altri film della trilogia hanno una forte influenza di cultura pop”, afferma Araki. “Hanno una sensibilità visiva da fumetto e uno stile sopra le righe. Credo sia questo che fa leva sulla sensibilità del popolo della moda”.

Lo stile di Araki è cambiato rispetto all’universo surreale delle prime opere, realizzando titoli crossover indie di successo come Mysterious Skin e Kaboom. Il suo ultimo film è dell’anno scorso: White Bird In A Blizzard, con Shailene Woodley. Leon e Lim hanno chiesto al regista di intraprendere un viaggio nostalgico per KENZO nella desolazione adolescenziale che ha magistralmente riportato in passerella. Il risultato è Here Now, una sorta di ritorno al mondo di Nowhere, del 1997, girato nello stesso stile e con la stessa forma mentis.

I costumi sono tutti delle collezioni uomo e donna autunno inverno 2015 2016 di KENZO, usati con uno styling studiato per esaltare i personaggi e la narrazione del corto di Araki, e non per ridurre il progetto a una semplice pubblicità d’abbigliamento. Sono presenti tutti i codici che ci si aspetta da Araki: ribellione adolescenziale esasperata e angoscia, sessualità sfrenata, una suora e, ovviamente, l’immancabile musica Shoegaze.

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ultimo aggiornamento: 03-01-2016