Fra i graphic novel che hanno fatto la storia di questo genere, non possiamo non citare Maus. Realizzato da Art Spiegelman, la storia di Maus: A Survivor’s Tale (questo il titolo originale) è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. In particolare ci si concentra sull’Olocausto. Il padre di Spiegelman, infatti, era uno dei sopravvissuti dei campi di concentramento di Majdanek e Auschwitz. L’uomo raccontò al figlio le storie di quel periodo e da qui nacque Maus.

La prima edizione vide la luce fra il 1986 e il 1991 (la prima edizione italiana arrivò nel 1989 e venne completata nel 1992). In totale si compone di due albi, sia nella versione originale statunitense che in quella italiana. Da noi venne edito prima da Rizzoli e poi da Einaudi.

Si tratta di un’opera autobiografica. La sua particolarità è che i personaggi non sono rappresentati in forma umana, bensì animale. L’animale prescelto per ciascuno è una metafora e indica la loro posizione sociale. In quest’ottica, gli ebrei perseguitati sono dei topi (Maus in tedesco vuol dire proprio topo), mentre i nazisti sono dei gatti. I francesi sono rane, gli americani cani e i polacchi maiali.

Queto graphic novel ha vinto anche lo Special Award del Premio Pulitzer. Una curiosità: l’albo di Dylan Dog dal titolo Doktor Terror ha voluto omaggiare proprio Maus. Qui i personaggi di origine ebraica hanno il viso di topi, mentre i nazisti di maiali. Inoltre uno dei personaggi che incontra Dylan Dog si chiama Anja.

Trama di Maus di Art Spiegelman

maus graphic novel

Maus è suddiviso in due parti:

  1. Mio padre sanguina storia: sono i sei capitoli pubblicati nel 1986. Qui si parla del veloce deterioramento delle condizioni di vita degli ebrei polacchi negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale
  2. E qui sono cominciati i miei guai: sono i cinque capitoli pubblicati nel 1991. Si parla della vita dei deportati nei campi di concentramento

Il racconto di queste vicende è intervallato poi dalla narrazione della vita quotidiana di Art, della fidanzata Francoise e del padre. Il loro non era un rapporto facile. Il padre, segnato dalla guerra e dagli orrori del nazismo, conservava tutto, fino alle minime cose, imponendo il suo stile di vita esasperato anche agli altri. Pe contro il figlio, solo in apparenza era indifferente: in realtà si sente inadeguato rispetto a ciò che ha passato il padre.

Alla fine Art capirà davvero cosa vuol dire essere il figlio di un deportato, capendo che gli orrori dell’Olocausto gravano anche sulle generazioni successive.

L’intera opera parte da quando Vladek, il padre, viveva a Sosnowiec in Polonia. Ancora giovane e spensierato, si era recato qui in visita alla famiglia. Proprio qui incontra e si innamora di Anja, una ragazza ebrea del paese. Solo che nel frattempo scoppia la guerra e Vladek viene spedito al confine. Qui viene catturato e inizia la sua ordalia, in una vita fatta di nascondigli, tessere e mercato nero.

Alla fine Vladek e Anja decisono di provare ad attraversare la frontiere per scappare dai nazisti. Solo che i due sono traditi dagli uomini che avevano pagato per portarli in Ungheria. Intercettati, vengono mandati tutti e due al campo di concentramento di Auschwitz.

Dove trovarlo?

Potete trovare in vendita i volumi di Maus di Art Spiegelman in libreria, fumetteria e nei principali store online. Incluso Amazon: qui lo trovate in diverse versioni (con costi differenti).

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Foto | Screenshot da Amazon

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ultimo aggiornamento: 31-12-2021