Si prospetta come una delle opere più imponenti di Expo Milano 2015 il Padiglione proposto dagli Emirati Arabi Uniti, con uno spazio espositivo di 4386 metri quadrati e una struttura articolata e ricca di particolari che si estende in lunghezza.
Il Pavillon degli Emirates è stato progettato ad arte per stupire i visitatori e catapultarli in una dimensione parallela fatta di muri di sabbia che ricordano il panorama del deserto arabico e oasi hi-tech in grado di unire i simboli naturalistici del territorio e la moderna innovazione tecnologica.
Interessante anche il tema scelto dagli Emirati per la partecipazione all’Esposizione Universale del prossimo maggio 2015: Cibo per la mente. In questo modo la risposta alla tematica di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita” diventa una metafora che spinge a considerare meno gli aspetti materiali e a meditare invece di più su quelli logistici (es. come rendere sostenibile la produzione di cibo o in che modo sfruttare ricerca e innovazione tecnologiche per risolvere il problema della fame nel mondo).
Il Padiglione, progettato dallo studio Foster+Partner, si divide in due parti, con il lungo corridoio d’ingresso rappresentato dai muri di sabbia di 12 metri di altezza (con corsi d’acqua digitali in realtà aumentata), che accoglie i visitatori e li conduce verso la prima, un auditorium rotante che gioca col senso di orientamento del pubblico.
La seconda parte è rappresentata invece dal Future Talk, un percorso interattivo che mostra ai visitatori la storia degli Emirati, la loro cultura e le loro tradizioni. Qui sarà anche possibile vedere una mostra speciale dedicata ad Expo Dubai 2020 o dare un’occhiata agli scorci sulla cucina del ristorante interno.
Il Padiglione è inoltre provvisto di depositi per il recupero dell’acqua piovana e pannelli fotovoltaici studiati per rendere energeticamente autosufficiente la struttura. L’edificio è inoltre stato progettato per poter essere recuperato, smontato e rimontato negli Emirati Arabi dopo la fine di Expo.
Nulla si distrugge, tutto si trasforma.
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