In perenne attesa dell’uscita nelle sale cinematografiche del film con Tom Holland tratto dalla saga di videogiochi di Uncharted, andiamo a rinfrescare la memoria dando uno sguardo alla storia e alla biografia di Nathan Drake, l’avventuroso protagonista di questa serie videoludica. E andiamo a capire perché, quando guardiamo Nathan Drake, ci viene in mente l’Harrison Ford di Indiana Jones.
Nathan Drake: origine del personaggio
Nathan Drake, nome di battesimo Nathan Morgan e soprannominato Nate, è un personaggio immaginario nonché protagonista della saga di videogiochi di Uncharted. Creata da Naughty Dog, col passare del tempo Nathan Drake si è configurato come la mascotte della PlayStation 3. Spesso paragonato a Indiana Jones e Lara Croft, questo avventuriero è stato realizzato come se fosse una persona qualsiasi, vestendolo semplicemente con t-shirt e jeans. È stato fatto tutto appositamente: i designer non volevano che fosse un sex symbol, pur essendo un personaggio attraente.
Per crearlo, il team di sviluppatori guidato da Kory Heinzen ha preso ispirazione da Johnny Knoxville, senza tralasciare influenze da parte di attori come Harrison Ford, Bruce Willis e Cary Grant. La prestanza fisica di Nathan Drake è modellata anche su quella di Doc Savage, mentre come personalità giramondo è più vicino a Tintin.
In generale Nate è stato ideato per essere un personaggio umano e accessibile, ogni tanto “canaglia rompiscatole”, ma sempre amabile, una persona a cui si perdona qualsiasi eccesso in quanto riusciamo a identificarci in lui.
Ed effettivamente Drake è così: è un ragazzo/uomo ordinario, non ha poteri speciali, non è maestro di arti marziali o del combattimento corpo a corpo, si limita a combattere a mani nude senza mostrare un particolare scritto o destrezza. Anche le sue capacità nelle arti marziali sono “fallibili”.
Aspetto fisico
L’aspetto di Nathan Drake è volutamente ordinario e generico. Nel primo gioco si presenta con indosso una t-shirt bianca e dei jeans. Nel secondo la maglietta diventa marrone chiaro, mentre nel terzo è verde militare. Le scarpe, invece, assomigliano sospettosamente alle Chuck Taylor All.Stars.
Come corporatura è muscoloso, ma non troppo. Una particolarità: in ogni capitolo della saga, Nate indossa una cintura con una fibbia che cambia di aspetto. La fibbia è connessa proprio al capitolo in questione:
- Drake’s Fortune: la fibbia è un Jolly Roger, un teschio con due spade incrociate e si riferisce al corsaro Francis Drake. In questo primo capitolo Nathan ha 31 anni
- Il covo dei ladri: la fibbia rappresenta un sole levante, l’alba in quanto il gioco è ambientato nell’Asia orientale. In questo secondo capitolo Nathan ha 33 anni
- L’inganno di Drake: la fibbia è un ferro di cavallo per indicare la fortuna di Drake nella sua avventura più pericolosa. In questo terzo capitolo Nathan ha 35 anni
- Fine di un ladro: nessuna fibbia in particolare in quanto rappresenta la fine delle sue avventure come cacciatore e ladro di tesori. All’inizio di questo quarto capitolo Nathan ha 38 anni, alla fine 51
Nathan Drake e sir Francis Drake
Nathan, nel corso delle sue avventure, dice più volte di essere il discendente del corsaro inglese Sir Francis Drake. Nate all’inizio sostiene che Drake, pur non avendo avuto figli “ufficiali”, avrebbe avuto una relazione dal quale sarebbe nato un suo antenato. Tuttavia nel terzo capitolo della saga si viene a sapere che Drake non è il suo vero cognome. Katherine Marlowe, l’antagonista, spiega che la madre di Nate si era suicidata e che il padre non lo riconobbe, così a 5 anni finì all’orfanotrofio St. Francis. È da qui che probabilmente Nathan ha preso il cognome.
Solo nel quarto capitolo veniamo a conoscenza del vero cognome di Nate: è Nathan Morgan. Quando ancora viveva all’orfanotrofio, il fratello Sam venne a trovarlo svelandogli l’ubicazione degli appunti della made. Questi si trovavano nascosti in una villa piena di tesori provenienti da ogni parte del mondo. Durante la ricerca, però, ecco che vengono colti in flagrante dall’anziana proprietaria della casa.
Sulle prime i due sono accusati di essere dei ladri, ma dopo aver svelato la loro identità, ecco che la donna spiega che la loro madre, Cassandra Morgan, era la sua miglior collaboratrice e studiosa di tesori. La donna, però, muore per un infarto e i due sono costretti a scappare, braccati dalla polizia. È qui che i due decidono di diventare cacciatori di tesori. Inoltre, visto che la madre aveva ipotizzato nei suoi appunti che Francis Drake potesse aver avuto dei figli, ecco che decidono di cambiare il cognome da Morgan a Drake.
Biografia nei diversi videogiochi di Uncharted
Uncharted: Drake’s Fortune
Drake, durante una caccia al tesoro insieme alla reporter Elena Fisher, riesce a rinvenire la bara del suo presunto antenato Sir Francis Drake, localizzata grazie alle coordinate presente sull’anello in possesso di Drake. Nella bara è presente solo un diario con le indicazioni per raggiungere l’El Dorado. Dopo essere stato attaccato dai pirati e salvato dall’amico Victor Sullivan, ecco che Drake e Sully scoprono che El Dorado non è una città d’oro, bensì un idolo d’oro che gli spagnoli hanno nascosto secoli prima in un’isola sperduta.
Dopo un attacco da parte dei mercenari di Gabriel Roman e svariati vicissitudini, si scopre che l’idolo in realtà è un sarcofago che, una volta aperto, rilascia in aria delle spore che mutano gli uomini in mostri. Proprio sull’isola sono presenti parecchi mostri: sono gli spagnoli originali colpiti da questa “maledizione”.
Uncharted 2: Il covo dei ladri
Drake questa volta viene ingaggiato da un vecchio amico per rubare una lampada risalente ai tempi di Marco Polo da un museo in Turchia. Solo che questo amico lo tradisce e finisce così in prigione fino a quando Sully e Chloe Frazer, una sua ex fidanzata, non lo salvano. Scopo del tutto era scoprire dove fosse finita la flotta di Marco Polo, affondata durante il viaggio di ritorno in Italia.
Parte così un inseguimento in Nepal per cercare la Pietra Cintamani insieme a Chloe e Elena. A Shambala scopre che la pietra è una resina solida prodotta dall’Albero della Vita al centro di Shangri-La. Alla fine Drake e Elena si metteranno insieme.
Uncharted: Eye of Indra
In questo prequel realizzato sotto forma di fumetti animati, si narra cosa sia accaduto subito prima di Drake’s Fortune. Un malavitoso americano chiede a Nate di trovarli l’Occhio di Indra, un artefato prezioso in mano a Pinkerton. Il furto fallisce e Nate viene anche torturato, ma alla fine Nathan riesce a fuggire.
Uncharted 3: L’inganno di Drake
Drake e Sully si dovranno scontrare contro una setta creata ai tempi della regina Elisabetta I d’Inghilterra, guidata da Katherine Marlowe. L’anello di Drake sarà al centro della contesa e Nate, insueme a Sully, finirà anche nel deserto dell’Arabia.
Uncharted 4: Fine di un ladro
In questo ultimo episodio della saga, Nathan si è ritirato dalla sua attività. Ma deve tornare sui suoi passi per cercare il più grande tesoro pirata mai visto prima. E questa volta concluderà quel viaggio iniziato anni prima insieme al fratello Sam.
Dante’s Inferno, il videogioco horror ispirato all’Inferno della Divina Commedia
Foto | Flickr/kaipan – Flickr/jpgary
Riproduzione riservata © 2024 - PB