Valentina Gullace ha iniziato ad amare la musica attraverso i vinili di suo padre, che spaziavano dal jazz fino ai cantautori italiani degli anni ’70. Deve però la sua prima educazione musicale a suo zio Giovanni, da sempre appassionato di buona musica. Gli “rubava” i dischi e così è cresciuta con Stevie Wonder, Pat Metheny, Ella Fitzgerald, Dionne Warwick, i Led Zeppelin. Spaziava dal rock al jazz per poi appassionarsi alle cantautrici, Joni Mitchell in primis. Negli ultimi anni ha iniziato a prediligere in particolare le contaminazioni del jazz con il soul, r&b e il pop, e ha scoperto un grande amore per lo swing.
“Ti dirò la verità: non ricordo una canzone in particolare… ma posso dirti che quando avevo circa 5 anni ho iniziato a canticchiare le canzoni dei cartoni animati – ha dichiarato la stessa Valentina in esclusiva per Pinkblog – (da Cristina D’Avena ai grandi classici della Disney) e cantavo e ballavo davanti allo specchio imitando la Cuccarini e la Parisi. Alle medie la prima cantante che mi ha fatto venire voglia di cantare sul serio è Mariah Carey. Erano gli anni ’90, ascoltavo Mariah, Witney, Madonna, Michael Jackson… il pop/soul mi ha sempre attratta e adoravo quel modo di usare la voce. Ho iniziato a studiare pianoforte e danza classica a 8 anni e fin da subito ho imparato a cantare accompagnandomi al pianoforte, cercando di emulare i miei cantanti preferiti“.
L’esperienza a All Together Now
È la seconda volta che fa parte del “muro” dei 100 giudici di All Together Now e ha già partecipato nella prima edizione l’anno scorso e ora della terza. Ricordiamo che quest’anno c’è stato un cambio di format e oltre ai 100 del “muro” ci sono quattro giudici speciali: Anna Tatangelo, Francesco Renga, J-Ax e Rita Pavone.
Valentina proviene dal teatro musicale, fa musical dal 2006, ha lavorato in tantissimi teatri d’Italia e non ha mai avuto grande interesse verso la tv. Eppure con questo programma sta scoprendo un nuovo modo di fare spettacolo e un nuovo modo di proporsi al pubblico, inoltre lo scambio con gli altri esperti musicali del muro è un bellissimo arricchimento per lei. “Devo dire che mi sto divertendo anche di più che nella prima edizione – ha continuato – perché ho preso maggiore confidenza con lo studio televisivo e le varie dinamiche che si celano dietro una trasmissione. Mi piacerebbe lavorare ancora in tv e mettermi alla prova, magari con un programma per bambini“.
La carriera musicale
Il lockdown inizialmente l’ha annichilita. Ha fatto fatica a sentirsi ispirata e creativa e le tante date cancellate l’hanno davvero buttata giù. A settembre dell’anno scorso ho pubblicato il suo primo disco dal titolo “La mia stanza segreta” (Filibusta Records) e durante la prima ondata del virus era in piena promozione del suo singolo “Winter”.
È stata dura ma gradualmente si è riappropriata della voglia di esprimersi e ha ripreso a comporre. Al momento i suoi nuovi brani si trovano a metà strada fra il cantautorato e l’R’n’B, in italiano e inglese. Non vuole fare le cose di fretta, il suo primo disco è stato il risultato di un grande lavoro prima di tutto dentro se stessa (aveva paura del giudizio e per molti anni si è dedicata solo al teatro senza far ascoltare la sua musica a nessuno).
Il secondo album uscirà quando davvero sentirà di aver chiuso un cerchio, quando capirà di essere riuscita a comunicare quello che sente realmente, alla luce della donna e dell’artista che è oggi. Per Valentina la musica è anche una terapia, un modo per conoscersi meglio, per riflettere sulle relazioni umane e su ciò che realmente vuole dalla mia vita. I suoi testi nascono dunque dalla sua vita vera e la sua musica è ancora qualcosa di misterioso: si siede al pianoforte e sembra che le canzoni si scrivano da sole.
“Fino ad ora ho realizzato tutti i miei sogni – ha concluso – sono stata fortunata ma ho lavorato veramente sodo! Il mio sogno più grande ora è quello di poter continuare a vivere di teatro e musica e di essere tutelata come lavoratrice dello spettacolo”.
PH. Valentina Naselli
Riproduzione riservata © 2024 - PB