E’ universalmente noto che la fantasia dei napoletani non conosce limiti, e se servisse un’ulteriore riprova è sufficiente recarsi al link in calce, ed approfittare delle spassose interpretazioni partenopee di alcuni tra i più grandi capolavori della storia dell’arte, opere partorite dal genio di Leonardo, Jacques-Louis David, etc…rilette a mo’ di scenette. Spirito popolano e sottigliezza sono in fatti alla base della pagina ‘Se i quadri parlassero napoletano’, un concetto sviluppato anche alla pagina facebook.com/pages/Se-I-Quadri-Parlassero-Napoletano che promette di bissare su facebook il successo ottenuto dalle fantasiose creazioni della spassosa fanpage ‘Se i quadri potessero parlare’, creata recentemente da Stefano Guerrera.
Ed è così che scopriamo che, in questo angolo digitale farcito di simpatiche frasi abitualmente pronunciate all’ombra del Vesuvio, sovrapposte alle immagini con una banda nera e caratteri in bianco, una versione dissacrante dell’ultima cena, una Santa Lucia invitata dall’angelo ad abbandonare il suo liuto per mancanza di talento, una vendetta alimentare che giustificherebbe il sacrificio di Isacco e l’attenzione agli animali domestici pronti a passare dalle dolci mani infantili alla pentola, l’interpretazione preoccupata e pacifista del giuramento degli Orazi, e un’azzeccatissima vanitas che ben si applica ai tempi biblici delle fatiche formative di certi studenti nostrani. Insomma ce n’è di che divertirsi rilanciando, curiosità e risate a parte, la questione istruttiva e didascalica che invita gran parte dell’uditorio a non fermarsi al lato divertente, cercando di approfondire i veri soggetti delle tele e almeno qualche cenno della storia di chi le dipinse.
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Via | facebook.com/quadriinnapoletano
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