Lo smart working sta per finire anche per i fragili: ecco cosa cambia dall’1 ottobre e i lavoratori che potranno evitare lo stop.

Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, lo smart working si avvia verso lo stop anche per i lavoratori fragili. Vediamo cosa cambierà dall’1 ottobre 2023 e quale categoria di lavoratori potrà sperare in una proroga del lavoro agile fino al 31 dicembre.

Smart working, stop anche per i fragili: ecco cosa cambia dall’1 ottobre

A partire dall’1 ottobre 2023 tutti i lavoratori, dovranno dire addio allo smart working. Il 30 settembre, infatti, scadono le direttive in materia di lavoro agile anche per i dipendenti considerati fragili, ultima categoria che continuava a beneficiare dell’opportunità. Ci potrebbe essere un cambiamento soltanto se il Governo Meloni dovesse decidere una proroga in extremis. Considerando che alla fine di settembre manca davvero pochissimo, sembra improbabile che ciò possa avvenire.

Anche se in un primo momento lo smart working era apparsa come la soluzione migliore per contrastare la pandemia da Covid-19, con il migliorare del quadro epidemiologico i datori hanno pian piano iniziato a richiamare i dipendenti in sede. Dall’1 ottobre, quindi, anche i lavoratori affetti da patologie croniche gravi o con scarso compenso clinico documentato dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri dovranno dire addio allo smart working.

donna stressata per il lavoro

Smart working: ecco chi potrà beneficiare della proroga fino al 31 dicembre 2023

Lo stop allo smart working a partire dall’1 ottobre non interesserà i lavoratori fragili e i genitori con figli al di sotto dei 14 anni del settore privato. Questi potranno continuare ad usufruire del lavoro agile fino al 31 dicembre 2023. E’ bene sottolineare che dovranno presentare apposita certificazione medica contenente le patologie da cui sono affetti, come immunodepressione e malattie oncologiche. Inoltre, la mansione che ricoprono deve essere compatibile con il telelavoro. In assenza di questi due ‘requisiti’ i titolari possono rifiutare lo smart working.

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ultimo aggiornamento: 27-09-2023