Ben presto, TikTok potrebbe essere vietato in tutti gli Stati Uniti. La legge è stata approvata alla Camera e adesso passerà al Senato, ma la notizia ha già creato un certo malcontento tra i 170 milioni utenti americani del social network cinese. Vediamo perché è stata presa questa decisione e cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi.
TikTok è stato vietato negli Stati Uniti: la legge
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legge che, se dovesse diventare definitiva, vieterà l’utilizzo di TikTok nel Paese. La normativa, è bene ribadirlo, deve essere ancora discussa e validata dal Senato. Prima di bandire definitivamente il social network, di proprietà della società ByteDance, la camera bassa del Congresso statunitense ha fatto una proposta chiara all’azienda cinese: vendere TikTok a un altro acquirente, ovviamente approvato dal governo Usa, entro i prossimi sei mesi.
Laddove ByteDance dovesse rifiutare di vendere TikTok ad un acquirente scelto dai vertici governativi degli Stati Uniti, il social verrebbe vietato in tutto il Paese. Questo significa che il dipartimento di Giustizia americano potrebbe punire qualsiasi azienda che collabora con la società cinese o ne distribuisce l’applicazione.
Perché TikTok è stato vietato negli Stati Uniti?
I rapporti tra Stati Uniti e Cina, per quel che riguarda la tecnologia e la sicurezza, sono tesi da tempo, ma adesso potrebbero incrinarsi ancora di più. Secondo i promotori della legge che vieta TikTok in Usa, il fatto che il social cinese sia così popolare nel Paese rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale, soprattutto alla luce dell’influenza che il Partito Comunista cinese esercita sulle aziende. Al momento, in America sono 170 milioni i cittadini che utilizzano TikTok, specialmente nella fascia d’età che va dai 18 ai 25 anni.
In tutto ciò, come si difende l’azienda cinese ByteDance? I vertici sostengono che le preoccupazioni degli americani siano del tuto infondate, anche perché il 60% circa della società è di proprietà di investitori internazionali. Non solo, ci hanno tenuto a sottolineare anche che il suo consiglio di amministrazione, composto da cinque persone, vanta tre membri che sono cittadini statunitensi.
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