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Tumori, più di 40 vaccini in sperimentazione: a gennaio 2024 potrebbe esserci una svolta
Lotta contro i tumori: sono più di 40 i vaccini in sperimentazione in tutto il mondo e presto potrebbe esserci una svolta.
Buone notizie per la battaglia contro il cancro: sono oltre 40 i vaccini in sperimentazione in tutto il mondo. Al momento si stanno trattando solo alcuni tumori, ma gli esperti hanno annunciato che presto la ricerca abbraccerà ogni tipo di variazione oncologica.
Tumori: più di 40 vaccini in sperimentazione in tutto il mondo
La lotta contro i tumori potrebbe presto arrivare ad una svolta. Durante il CICON23 – International Cancer Immunotherapy Conference, iniziato a Milano il 20 settembre 2023, è stato dichiarato che al momento sono oltre 40 i vaccini in sperimentazione in tutto il mondo. Si tratta di sieri anti-cancro a mRNA, alcuni dei quali in fase avanzata. A gennaio 2024, qualche farmaco entrerà nella fase III, la più importante, quella che potrebbe determinare un’inversione di rotta nella cosiddetta immunoterapia del cancro. Quest’ultima punta a sfruttare il sistema immunitario per combattere ed eliminare le cellule tumorali.
“L’obiettivo di CICON23 è quello di creare un unico momento di discussione, confronto e condivisione sull’immunoterapia in oncologia che diventi poi un riferimento costante per l’intero settore costituito da scienziati, medici, ricercatori, aziende e associazioni dei pazienti. Un luogo dove fare network e sviluppare la ricerca in immunologia ed immunoterapia favorendo il trasferimento dei risultati nella pratica clinica“, ha dichiarato Pier Francesco Ferrucci, direttore dell’Unità di Bioterapia dei Tumori presso l’istituto Europeo di Oncologia e presidente del Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori.
Vaccini anti tumore: come funzionano?
I vaccini attualmente in sperimentazione contro i tumori “sfruttano la stessa tecnologia adottata per il Covid“. Si tratta di sieri che “si avvalgono dell’RNA messaggero (mRNA), una sorta di ‘postino’ che trasmette importanti informazioni alle cellule“. In parole semplici, i mRNA sintetici dovrebbero essere in grado di insegnare al sistema immunitario a riconoscere le cellule malate e a distruggerle.
Ferrucci ha sottolineato: “I vaccini antitumorali a mRNA personalizzati sono progettati ‘su misura’ con lo scopo di innescare il sistema immunitario ad uccidere selettivamente ed esclusivamente le cellule tumorali in quel paziente e nei pazienti in cui i tumori esprimono la stessa mutazione“. Al momento, i sieri utilizzati sono contro: melanoma, tumore della prostata, cancro polmonare non a piccole cellule, tumore al seno, cancro colorettale e altri tumori solidi.