Nel corso della sua gloriosa storia, i più grandi professionisti dell’architettura, della cucina e della ricettività alberghiera sono stati chiamati per dar vita a un sogno che non smette mai di rinnovarsi. L’impronta dei grandi architetti del passato e del presente è ben riconoscibile in tutte le strutture del Resort, dagli hotel ai giardini, dal Casinò agli stabilimenti balneari.

È di Charles Garnier il progetto che ha dato vita al leggendario Hôtel de Paris, costruito nel 1864 seguendo un progetto di architettura opulenta ed eleganza raffinata. Ancora oggi, l’hotel rappresenta un monumento intramontabile alla Belle Epoque e alla joie de vivre, cornice ideale per notti ultra-luxury nella Churchill Suite, incredibile appartamento di 210 metri affacciato sul porto, sulla Rocca e sul mare, completo degli oggetti appartenuti allo statista come il cavalletto portatile, con i colori in attesa e la tavolozza silenziosa dal tempo della sua visita.

La mano del grande architetto parigino è evidente in altri due edifici simbolo di Montecarlo e della sua frizzante vita mondana, il Casinò e l’Opéra. Uno stile architettonico secondo impero, noto anche come “Napoleone III”, è quello prescelto per dar vita al luogo che, più di tutti, ha contribuito a sviluppare il mito del Principato di Monaco: il Casinò.

Al suo interno, il principe Carlo III, insieme con la Société des Bains de Mer, decise di includere una sala da concerto, per ovviare alla mancanza di intrattenimenti culturali disponibili a Monaco nel 1870. Aprì nel 1879 e divenne subito nota come Salle Garnier, copia in miniatura in stile Belle Epoque dell’Opéra di Parigi.

I più grandi artisti internazionali si sono esibiti su questo palco che, il 6 dicembre 2013, ospiterà l’atteso ritorno in terra monegasca della delicata chanteuse francese Carla Bruni, in tour per presentare l’ultimo album, Little French Songs.

Altro grande esempio di eccellenza architettonica è l’Hôtel Hermitage, lussuosa residenza in stile neoclassico realizzata attraverso il genio creativo dei più grandi talenti dell’inizio del ‘900 come Gabriel Ferrier (Salle Belle Epoque) e Gustave Eiffel (vetrata del Jardin d’Hiver).

Membro dei “Leading Hotels of the World” dal 2002, l’hotel è stato sottoposto a un importante programma di restyling e di ristrutturazione che ha coinvolto anche il ristorante Vistamar, completamente ridisegnato dall’architetto progettista Pierre-Yves Rochon. In un ambiente di grande eleganza, su una splendida terrazza per cene con vista panoramica sul porto e sulla Rocca di Monaco, gli ospiti possono degustare un menù à la carte di Joël Garault ispirato ai frutti di mare e alla cucina locale e premiato con una stella Michelin.

L’opera di ristrutturazione e rinnovamento di Monte-Carlo SBM riguarda anche i Jardins des Boulingrins che, sotto la direzione dell’architetto paesaggista Jean Mus, si presentano ora con un nuovo look. Grazie alla sua conoscenza perfetta del territorio mediterraneo, al suo savoir-faire ancestrale e alla sua concezione degli spazi verdi nel pieno rispetto dell’ambiente e della memoria dei luoghi, Mus ha realizzato un progetto botanico esotico ed esuberante, con più alberi, più specie e veri e propri esemplari da collezione.

Un prezioso angolo di natura nel cuore di Monte-Carlo, da scoprire passeggiando in un ambiente dove la conservazione del patrimonio arboreo è ben più di una frase fatta. Ultima, ma non per importanza, India Mahdavi che, nel 2009, riporta agli antichi fasti il Monte-Carlo Beach, intramontabile stabilimento balneare che mantiene vivo l’originario spirito degli anni ’30, pur mettendo a disposizione degli ospiti la più moderne tecnologie.

Nel cuore di una vegetazione selvaggia e incontaminata è, da sempre, il simbolo di un’architettura perfettamente integrata nel suo contesto ambientale. Protetto da una magnifica pineta che culmina sul promontorio de La Vigie, l’hotel rappresenta un vero e proprio polmone verde, una pausa contemplativa in un mondo in costante movimento.

Via | Montecarlosbm.com

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ultimo aggiornamento: 10-08-2013