L’Italia è un Paese ancora molto diviso su moltissimi temi. La legge 194 va rivista e migliorata per rispettare e tutelare il volere delle donne. È questa l’opinione di Emma Bonino che, intervistata da L’Espresso, ricorda:

La 194 viene boicottata dall’obiezione di coscienza ed è bloccata sul fronte Ru486 da una procedura complicata. È bene rivederla, perché funzioni meglio. Ma prima vorrei fare una precisazione: al centro c’è la scelta, non l’aborto.

La donna prima di tutto. Non avere figli deve essere una scelta. Nessuno può imporre la maternità. È questo il fulcro del pensiero della Bonino, che da più di 40 anni lotta per garantire alle donne (e non solo) il diritto di scegliere per la propria vita, senza obblighi religiosi.

In Italia si è ancora convinti che si debba partorire con dolore e abortire sotto tortura. La 194 ha bisogno di un tagliando. Lo si fa persino per le automobili, figurarsi per le leggi.

E ovviamente il ricorda il problema dei medici obiettori:

In molte regioni, molti medici scoprono di avere una coscienza. Non so se ha notato che ci sono regioni dove c’è coscienza mentre in altre no, e che i medici scoprono di avere una coscienza dopo essere stati assunti, non prima. Io non discuto le coscienze di nessuno, ho già problemi con la mia. Sappiamo tutti che è un problema di carriera. […]Bene ha fatto ad esempio la Regione Lazio a indire il concorso per i medici non obiettori: nessuna discriminazione, serviva personale per stare dentro i dettami della legge.

Via | Espresso

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ultimo aggiornamento: 24-10-2017