Oggi scendiamo in pista a Spa-Francorchamps, idealmente a bordo di una Gumpert Apollo, auto sportiva la cui produzione è iniziata nel 2005, per cessare nel 2012. Questa creatura, declinata in più versioni, esprime una qualità prestazionale di altissimo livello ed appartiene a un filone culturale che merita qualche riflessione.

In ambito automobilistico si assiste da anni a due tendenze diametralmente opposte: da un lato cresce la concentrazione dei gruppi produttivi, per sfruttare i vantaggi connessi alle sinergie; dall’altro proliferano le piccole factory, per appagare il desiderio di distinzione tipico delle nicchie di mercato.

Gli esempi più rappresentativi di quest’ultima ondata si registrano nel segmento delle supercar, dove gli assemblatori fioriscono come le rose in primavera. Molti di loro restano nell’anonimato, mentre altri guadagnano le luci dei riflettori, grazie a modelli ben concepiti.

E’ il caso di Gumpert che, con la sua Apollo, ha conquistato una certa fetta di notorietà. Il merito è del fondatore, l’ingegnere tedesco Roland, i cui trascorsi in Audi Sport gli hanno permesso di installare sulla vettura un V8 di Ingolstadt da 4.2 litri, adeguatamente vitaminizzato da due turbine.

Quanto basta per spingere la potenza fino ai 650 cavalli (con 850 Nm di coppia) e garantire prestazioni da brivido. I dati dichiarati parlano di una velocità di punta di 360 Km/h e di un passaggio da 0 a 100 in tre secondi netti. Dopo altri 5,9 secondi si viaggia al doppio.

Simili performance sono agevolate dal peso inferiore ai 1.200 kg, che consente scatti da primato. Il telaio dell’auto, partorita in joint venture con il tuner tedesco MTM, è in traliccio di tubi in acciaio al cromo-molibdeno, con monoblocco in fibra di carbonio, per garantire un alto standard di sicurezza attiva e passiva.

Le forme sono molto decise, ma la grinta espressiva dell’apparato muscolare pregiudica l’eleganza della carrozzeria in vetroresina e materiali compositi. Buoni i livelli di carico aerodinamico conseguiti dai progettisti, che crescono ulteriormente nelle varianti Sport (quella del video, con 700 cavalli all’attivo) e Race (800 cavalli), adatta solo per la pista.

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ultimo aggiornamento: 28-04-2016