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Anche se i dettagli sono ancora pochi basta il nome dell’artista per farci incuriosire. Sarà Toulouse-Lautrec il protagonista della mostra che dal 4 dicembre all’8 maggio 2016 si terrà all’Ara Pacis di Roma. Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 potrete vedere le sue opere, riunite nel museo romano sulle rive del Tevere, e conoscere la capacità di Toulouse Lautrec per la caricatura e la satira che l’hanno contraddistinto in tutta la sua breve vita e carriera artistica.

Nell’epoca post impressionista in cui la pittura “borghese” era stata già messa in discussione, in cui le sperimentazioni cromatiche e le tematiche sociali e politiche erano all’ordine del giorno per gli artisti dell’epoca, Toulouse-Lautrec si spinse oltre, non finendo mai di scandalizzare. Dall’aspetto poco attraente a causa di handicap fisici, ma dalla personalità ironica l’artista sapeva destreggiarsi tra una vita scrupolosa e disciplinata e quella più nota fatta di trasgressioni e frequentazioni ambigue a Montmartre. Due modi di vivere che hanno rappresentato la chiave di lettura delle sue opere: da una parte uno stile sempre diverso partendo dallo studio delle opere di Manet, Degas, Gauguin, Puvis de Chavannes, dall’altra uno spirito sarcastico che ha animato lo stile grafico e reso immortali cartelloni pubblicitari come quelli realizzati per il locale Mirliton di Bruant a Parigi.

UNSPECIFIED - NOVEMBER 22:  French painter Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) having siesta, photo by Alfred Natanson c. 1895  (Photo by Apic/Getty Images)

C’è molta biografia nelle opere di Toulouse-Lautrec: ci sono le persone a lui più care, come la mamma, ci sono le prostitute e sue amiche, ci sono le sue passioni come quella per il circo e per la corsa dei cavalli, a cui il padre lo avvicinò per i primi anni di vita e tutti i personaggi degli spettacoli a cui assisteva nelle sregolate notti parigine.

Non le donne in atteggiamenti saffici, nè le prostitute, nè le pose osè delle modelle ritratte, temi usuali per l’epoca, l’hanno reso un pittore immortale, ma la capacità di piegare la tecnica alla sensazione: a volte più cupa e realista come nei ritratti, altre volte più sfuggente, riflessa in disegni e incisioni dal tratto veloce e fin troppo visibile. Per cogliere lo spirito di Toulouse-Lautrec bisogna avere la stessa curiosità di guardare e vivere il mondo a 360°. Il suo è un modo di spiare dalla serratura senza il coinvolgimento tipico degli Espressionisti e senza moralismi per consegnarci in pittura la potenza di un’istantanea.

Programma della mostra in aggiornamento

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ultimo aggiornamento: 17-09-2015