Fra le parole chiave dell’ultimo millennio un posto ai piani alti certamente lo merita la lotta agli sprechi. Vuoi per una questione di maggiore attenzione alle spese, vuoi per una crescente e accresciuta sensibilità verso le tematiche ambientali, il risparmio di acqua, energia e cibo è un tema più attuale che mai.
Da una parte infatti la crisi economica invoglia a guardare con maggiore interesse ai metodi per risparmiare, dall’altra sempre di più si sceglie di rispettare la natura, non gravando sull’ambiente con comportamenti nocivi per tutte le creature del pianeta.
Su scala mondiale ci si sta muovendo a passo spedito, tanto che il tema del prossimo Expo 2015 sarà proprio inerente alla stretta correlazione fra alimentazione e cicli produttivi e di consumo sostenibili. Nel nostro piccolo invece vale la pena seguire alcuni accorgimenti domestici per non sprecare, che fanno bene ad ambiente, salute e portafogli.
Il risparmio energetico
Lampadine a basso consumo, elettrodomestici di classe energetica A (con tutti i più del caso), utilizzo dei pannelli solari dove possibile per l’energia domestica, maggiore isolamento termico della casa per evitare la dispersione del calore, sono tutti espedienti per risparmiare in bolletta e alleggerire l’ambiente.
Buona regola sarebbe poi tenere nei mesi invernali la temperatura impostata sui 20-21 gradi e durante la stagione estiva usare il condizionatore nelle ore con fascia bioraria ridotta, evitando di far scendere il termometro sotto una certa soglia (anche per motivi di salute, visto che gli sbalzi termici sono terribili per gola e polmoni).
Allo stesso modo evitiamo di lasciare in stand-by gli apparecchi elettronici di casa e manteniamo una temperatura di lavatrice e lavastoviglie per quanto possibile bassa, cercando di sforare solo raramente i 40° C per la prima e i 50° per la seconda (temperature che garantiscono comunque una buona igiene di capi e stoviglie).
Il risparmio idrico
L’acqua è un bene prezioso che non va sprecato, ma che anzi va protetto e usato con una certa oculatezza. In casa cerchiamo di chiudere sempre i rubinetti per evitare sprechi idrici e in caso di gocciolamenti corriamo tempestivamente ai ripari per non buttare via acqua inutilmente.
Ricordiamo anche che installare riduttori di flusso ai rubinetti permette di ridurre il consumo di liquidi fino al 30%, in quanto il getto esce mescolato ad aria ad una potenza sufficiente per pulire e sciacquare.
Attenzione poi a non gettare via l’acqua di cottura delle pietanze o quella di condensa del condizionatore. La prima infatti può essere riutilizzata, una volta fredda, per innaffiare il giardino o l’orto domestico, mentre la seconda può essere buttata nel wc permettendo di risparmiare l’acqua dello sciacquone.
Il risparmio sui detersivi e saponi
Inutile dire che la maggior parte dei detersivi che si trovano in commercio sono sia poco economici, sia nefasti per l’ambiente per via dei loro componenti chimici.
Certamente a volte si ha una necessità stretta di adoperarli per le faccende domestiche, ma molto spesso si possono sostituire con varianti naturali, detergenti fatti in casa con ingredienti non tossici che tutelano la salute degli abitanti della casa e anche quella della biosfera.
È bene anche ricordare che nei negozi specializzati in articoli biologici si possono anche trovare cosmetici e detersivi naturali per pulire perfettamente e in modo eco-friendly piatti, pavimenti, lavastoviglie, bucato e persino gli amici a quattro zampe che ci tengono compagnia in casa (molti brand si dedicano infatti alla produzione di cosmetici per la toletta di gatti e cani).
Il risparmio alimentare
Le nostre nonne erano ben attente a non buttare via nulla del cibo presente in dispensa, un modo per rispettare sia la fortuna di poter mangiare e saziarsi al contrario delle persone più povere, sia per fronteggiare la scarsa disponibilità e varietà di risorse che c’era un tempo.
Al giorno d’oggi in casa il cibo viene dato per scontato, con la conseguenza che si acquista molto e si spreca molto, circolo vizioso che ha ripercussioni non solo sull’economia delle famiglie ma anche sulla quantità di risorse disponibili sul pianeta.
Oltre a fare corretta educazione alle nuove generazioni è bene fare compere alimentari oculate, possibilmente etiche (evitando quindi i brand che finanziano l’abbattimento delle foreste o si servono di lavoro minorile o sottopagato) e di tenere sempre sotto controllo le scadenze degli alimenti in modo da consumarli prima che si alterino.
Ricordiamo anche che il cibo non consumato ad un pasto, che attende in pentole o teglie, può essere trasformato in altro cibo. Ad esempio una porzione di pasta o riso avanzati possono essere mescolati con un paio di uova per diventare ottime frittate. E allo stesso modo la frutta troppo matura può essere mondata dalle parti più molli e lavorata per creme o marmellate.
Senza contare che molta verdura che non si consuma, così come gli yogurt scaduti da qualche giorno possono diventare ingredienti perfetti per maschere di bellezza. Basta solo usare un po’ di inventiva e dove questa necessita di supporto esterno, basta scandagliare la rete in cerca di soluzioni utili per non sprecare nulla.
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