A vederla, la splendida modella Myla Dalbesio non ci colpisce particolarmente, se non per il fatto di essere bellissima, una qualità che, però, riteniamo requisito fondamentale se vuoi lavorare nella moda e non, per esempio, diventare una fisica nucleare.
Questa 27enne, però, suo malgrado è diventata un detonatore in grado di incendiare una polemica di quelle del tutto inutili che spesso esplodono nel “fatuo” mondo del fashion e che hanno a che vedere con le misure del corpo femminile.
La notizia è la seguente: per la sua nuova campagna pubblicitaria autunnale di lingerie femminile “Perfectly fit“, Calvin Klein ha scelto le “solite note”, ovvero mannequin taglia 38 come Lara Stone e Jourdan Dunn e… Myla Dalbesio, che porta una 42. Una taglia 42, in una donna alta come lei, significa solo essere normopeso, non certo una “plus-size”. Eppure, evidentemente, questa “novità” deve aver destabilizzato molti, in modi a dir poco paradossali, innescando una polemica via Twitter.
Alcuni tweet presto diventati virali, avevano infatti accusato lo stesso Calvin Klein di avere dato della “plus-size” a Myla Dalbesio in qualche modo marcandone la diversità rispetto alle altre modelle. Peccato che, però, questa etichetta non sia mai stata attribuita dallo stilista alla fanciulla che, in un’intervista rilasciata alla rivista Elle, ha invece raccontato di non essersi sentita in alcun modo “diversa” rispetto alle altre modelle “grissino” durante lo shooting fotografico.
Non solo, la giovane ha spiegato che il fatto di esser stata scelta per l’adv “Perfectly fit” ha rappresentato per lei un grande traguardo, proprio perché, non essendo una classica modella super skinny, me neppure curvy, e situandosi, quindi, nel mezzo, spesso non riusciva a trovare una collocazione nel mondo della moda. Il che, se ci pensiamo, è davvero paradossale, dato che la maggior parte delle potenziali clienti di Calvin Klein (e non solo), indossa la 42 (e oltre), non certo la 38.
Clavin Klein a sua volta ha evitato accuratamente di alimentare le polemiche e ha semplicemente chiarito che la scelta di una taglia 42 per reclamizzare la nuova linea di underwear aveva lo scopo di dimostrare che i capi “Perfectly Fit” sono pensati per vestire tutte le donne di ogni forma e taglia, o quasi. Democrazia pura o una gran furbata? Davvero il mondo della moda è pronto per la taglia 42?
Insomma, per una volta che il buon Calvin Klein, in passato più volte messo sotto accusa per aver usato modelle troppo magre nelle sue pubblicità, la fa giusta, vogliamo farcirgli intorno una polemica del tutto pretestuosa? Piuttosto sarà interessante vedere se qualche altro stilista coglierà l’invito di Myla e inserirà più modelle “normali” nelle proprie campagne pubblicitarie e nelle sfilate in passerella. Questa sì, che sarebbe una bella rivoluzione.
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Foto| via Pinterest
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