Le donne sono state grandi protagoniste del 2014. Numerose le storie in cui hanno dimostrato di avere coraggio e di combattere per i loro diritti. Esistono ancora numerosi Paesi in cui il gentil sesso è considerato inferiore, meno di niente e viene sfruttato, schiavizzato, trattato come merce di scambio.
È rimasta nel cuore di tutti la storia di Meriam, arrestata, condannata a morte e costretta a partorire in catene perché non ha voluto abbandonare la sua fede cristiana per diventare mussulmana. E proprio questa giovane mamma, poche settimane fa si è schierata a favori di Asia Bibi, un’altra donna cristiana, arrestata il 19 giugno 2009 per blasfemia (accusata di aver offeso Maometto) e condannata a morte nel 2010.
Ci sono donne che devono lottare solo per essere donne, come le due donne arrestate in Arabia Saudita, con l’accusa di terrorismo. In realtà, hanno commesso un unico reato, guidare in un Paese in cui le donne non possono condurre una macchina. Un altro simbolo del 2014 sono sicuramente state le femen, un gruppo femminista, che ha come costume quello di manifestare a seno nudo: in Italia hanno protestato a ottobre in piazza del Duomo (Milano) durante Asia-Europe Meeting e a in Piazza San Pietro a Roma proprio qualche giorno fa.
Poi ancora tantissime storie di donne sfregiate con l’acido: in Pakistan è stata aperta una rete di centri estetici dedicati proprio a loro e alla loro bellezza, poi le studentesse nigeriane rapite dai Boko Haram e finalmente rilasciate dopo mesi di contrattazione. Indimenticabile anche Reyhaneh Jabbari, simbolo di coraggio, di forza, di chi ha perso tutto tranne la dignità per se stesso e la voglia di consegnare alle nuove generazioni un futuro migliore. Questa ragazza è stata giustiziata per aver ucciso il suo stupratore.
Infine, una donna italiana: Samantha Cristoforetti prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea e prima donna italiana nello spazio. Nella vita ci sono anche le Samantha, che danno l’esempio e dimostrano che le stelle non sono poi così lontane, bisogna solo avere il coraggio di lottare per arrivarci.
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