La notizia è stata resa nota solo ieri, ma risale allo scorso 31 gennaio: lo street artist Combo, autore della celebre opera “Coexist” è stato picchiato a Parigi. Alcuni uomini gli avevano chiesto di cancellare da un muro una sua opera, in cui lo si vedeva ritratto con indosso un abito tradizionale insieme alla mezzaluna (simbolo islamico), la stella di David (simbolo ebraico) e la croce (simbolo cristiano).

L’opera vuole essere appunto un inno alla pace tra le religioni, ma gli aggressori di Combo non hanno evidentemente colto il messaggio.

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Lo street artist ha raccontato la sua aggressione su Facebook:

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“Ieri sera sono stato aggredito per la mia arte […] era tardi ed ero da solo […] Hanno cominciato allora a colpirmi: uno solo, a due a due, tutti allo stesso tempo. Sono finito a terra, picchiato. Sono finito a terra sotto i loro colpi. Sono riuscito a difendermi e a incassare come potevo. Quando si sono stancati mi hanno lasciato per terra insanguinato, promettendomi lo stesso trattamento se avessi continuato ad affiggere le mie opere, e consigliandomi di tagliarmi la barba. Mi importa poca da dove vengono, il colore della loro pelle, la religione o le idee politiche. In questo contesto non rappresentano che stupidità e ignoranza”

In suo supporto il murale è stato riprodotto su centinaia di manifesti, che sono stati affissi in tutta la città e tra gli attestati di solidarietà ricevuti c’è stato anche quello di Jack Lang, ex ministro della Cultura e presidente dell’Istituto del mondo arabo, che lo ha invitato ad attaccare la scritta ‘Coexist’ su un muro della sede dell’Istituto.

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Foto | Facebook Combo

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 12-02-2015