Lasciare un marito violento è l’unica strada per poter ricominciare a vivere una vita serena e tranquilla. Come ha ben detto Luciana Littizzetto nel suo monologo al Festival di Sanremo 2013, nel giorno contro la violenza sulla donna, un uomo che ci picchia, che ci maltratta, che non ci rispetta e che ci vessa anche solo psicologicamente, non ci ama. E non merita di averci accanto.

Ma un conto sono le tante parole che vengono dette in questi casi, un altro è trovarsi dentro a situazioni del genere, che si fanno ancora più difficili se ci sono anche dei bambini di mezzo. Come trovare il coraggio per lasciare il marito violento? Per fortuna esistono delle strutture e delle figure alle quali possiam o rivolgersi con fiducia per tornare a vivere.

Innanzitutto sappiate che nessuno ha il diritto di maltrattarci, in nessun caso. Tra le mura domestiche si consumano violenze contro le donne inaudite e impensabili per un paese come il nostro. Il primo consiglio che vi possiamo dare è quello di parlarne con una persona fidata, che saprà supportarvi e guidarvi: non dovrete essere sole ad affrontare questo problema, potete chiedere aiuto a vostra mamma, a vostra sorella o a vostro fratello, ad una cara amica.

In secondo luogo il consiglio che vi voglio dare è quello di denunciare le violenze: non nascondiamoci dietro l’omertà, rivolgiamoci subito alle autorità competenti (i carabinieri, i vigili) per denunciare ogni forma di violenza domestica. Soprattutto se ci sono bambini di mezzo. Non permettiamo più che la cronaca nera sia piena di notizie tragiche con protagoniste donne, mamme, compagne e i loro piccoli.

In terzo luogo, sappiate che esistono strutture alle quali rivolgersi: in questo caso la più completa è il Telefono Rosa, ma sono tante altre le associazioni (Di.Re, l’associazione Donne, l’associazione Nondasola, l’associazione Donneinsieme), sia a livello nazionale, sia a livello locale.

Coraggio, non siete da sole!

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ultimo aggiornamento: 28-02-2013