Un recente studio ha spiegato come l’accarezzare cani faccia bene alla salute. Benefici per depressione e contro la paura.

Interagire e accarezzare i cani, si sa, può avere diversi effetti benefici. Adesso c’è anche la conferma e una spiegazione sul perché questo gesto faccia davvero bene al nostro corpo e alla nostra mente.

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Accarezzare cani fa bene alla salute: la spiegazione

Alcuni studi avevano dato conferma del fatto che accarezzare cani fosse un toccasana per abbassare la pressione sanguigna, alleviare lo stress e aiutare le persone a far fronte alla depressione e a situazioni che fanno paura. Adesso, è arrivata anche la spiegazione.

A darla sono stati i ricercatori dell’Università di Basilea, in Svizzera, che hanno deciso di studiare l’attività cerebrale delle persone per capire meglio il meccanismo che si innesca accarezzando i cani. In realtà lo scopo numero uno era un altro. Ovvero quello di comprendere come si potesse aiutare i medici a progettare sistemi migliorati per la terapia assistita dagli animali.

Come riportato da La Stampa, il team di ricerca guidato dalla professoressa Rahel Marti ha monitorato 21 partecipanti impegnati ad accarezzare un cane o un peluche. Il team ha registrato in tutti coloro che si trovavano accanto al cucciolo in carne ed ossa una particolare e rilevante attività nella corteccia prefrontale, in quello che viene definito il “cervello sociale”.

Si tratta della zona che elabora le relazioni sociali ed emotive. In tal senso hanno verificato che maggiore era l’interazione – dallo stare solo sdraiato accanto, fino a giocarci insieme – maggiore era l’attività cerebrale.

I risultati dello studio sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica Plos One e dimostranoo anche che l’effetto benefico persiste pure dopo che i cani sono andati via, ma si riduce drasticamente se questi vengono sostituiti da un peluche. 

Il commento

La dottoressa Rahel Marti ha spiegato: “L’attività nella corteccia prefrontale del cervello è stata misurata in modo non invasivo con la tecnologia del neuroimaging a infrarossi . L’interazione è stata eseguita prima con lo stesso cane, poi con Leo, un leoncino di peluche con una morbida pelliccia. All’interno di esso abbiamo messo una borsa dell’acqua calda in modo da offrire migliore comfort”.

“I risultati hanno mostrato che l’attività cerebrale prefrontale era maggiore quando i partecipanti interagivano con i cani. Questo indicherebbe che la risposta potrebbe essere correlata alla familiarità o al legame sociale. Questo, in particolare, ci dice che la pet therapy potrebbe attivare ancora più processi. Ma soprattutto di suscitare un’eccitazione emotiva più forte rispetto ad altri stimoli. Il che potrebbe essere utile anche nei pazienti con deficit socioemotivi”.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2022