Babbo Natale, nel recente passato, si è anche seduto al volante di alcune auto sportive per la consegna dei tradizionali doni. A pochi giorni dalla festività cristiana che celebra la nascita di Gesù, per lui si presenta il problema di scegliere i mezzi di trasporto.
Sono certo che il fantastico personaggio, anche quest’anno, affiancherà qualche fuoriserie alla tradizionale slitta trainata da renne, per aggiungere un po’ di cavalli motore alla forza del cervide delle regioni artiche e subartiche. Alla luce di quanto già visto, c’è da attendersi qualcosa di veramente importante. Ecco alcuni gioielli usati in tempi recenti.
Ferrari F50
Nel 2012, in Giappone, Babbo Natale ha consegnato i suoi doni al volante di una Ferrari F50, che ha sostituito la classica slitta trainata dalle renne. Questa superba sportiva non ha mai avuto il giusto riconoscimento, come è invece successo per la 288 Gto, la F40 e la Enzo. Eppure è una vettura straordinaria, con una tecnologia sublime e una capacità di regalare emozioni degna delle più celebrate sorelle.
La F50 è una delle creature di Maranello dove più intenso è il rapporto con le corse. Discende dalla monoposto del 1991 e presenta numerose analogie con i bolidi di Formula 1. La sua raffinata dotazione comprende la monoscocca in fibra di carbonio, con gruppo motopropulsore imbullonato e collocato posteriormente che, insieme alla trasmissione, svolge una funzione portante.
L’uso dei materiali compositi si estende alla magnifica carrozzeria, firmata Pininfarina, che sfrutta al meglio l’effetto suolo e garantisce la possibilità d’impiego a cielo aperto. Il cuore pulsante di questa “rossa” è un magnifico 12 cilindri a V di 65° da 4.7 litri, anch’esso derivato dalle auto da Gran Premio, che sfoggia 520 energici cavalli, accompagnati da un sound da pelle d’oca.
Il vernissage della F50 risale al Salone di Ginevra del 1995. Prodotta in 349 esemplari, è oggi difficile da reperire sul mercato dell’usato. In pochi se ne vogliono separare.
I grandi collezionisti del “cavallino rampante”, che hanno in garage l’intera serie di supercar in tiratura limitata, si esprimono con grandi lodi quando parlano di questa dodici cilindri, la cui purezza dinamica è esemplare, per un’esperienza di grande qualità sensoriale. Beati loro, che possono viverla quando vogliono.
Lamborghini Aventador LP700-4 Roadster
Nella scuderia di Babbo Natale c’è stata pure una Lamborghini Aventador LP700-4 Roadster. Si tratta della versione a cielo aperto dell’omonima vettura a dodici cilindri nata in sostituzione della Murciélago, di cui replica la dirompente personalità.
Quest’auto sportiva offre le emozioni delle opere Lamborghini, permettendo di gustarle en plein air, quindi in un rapporto senza filtri con il mondo circostante. Il suo stile è complesso e seducente, per guadagnare come una calamita l’attenzione degli occhi. Impossibile restare indifferenti alla sua vista.
Dotata di tetto amovibile con due elementi in fibra di carbonio, la Roadster offre un design frutto di un’accurata ricerca, che combina le esigenze prestazionali con quelle estetiche, regalando un’esperienza di grande presa sia da ferma che in movimento.
La spinta è assicurata da 700 cavalli purosangue, per coprire in soli tre secondi il passaggio da zero a cento chilometri orari. Un’accelerazione degna di un jet militare.
Ferrari FF
Babbo Natale ha scelto la Ferrari FF per i paesi nordici. Questa vettura dispone di un sistema di trazione integrale brevettato, che riduce del 50% il peso, mantiene una ripartizione ideale delle masse e opera in sinergia con i controlli elettronici di dinamica del veicolo, consentendo prestazioni record su tutti i terreni e nelle varie condizioni operative.
Rivoluzionario anche il look, firmato Pininfarina, che annuncia le radicali innovazioni introdotte dal modello. Le linee ardite permettono una buona abitabilità, in un quadro di comfort mai visto su una granturismo Ferrari. Il carattere estremamente sportivo si abbina alla grande fruibilità, per un pacchetto davvero versatile.
Rispetto alla 612 Scaglietti, che sostituisce, segna un vero cambio di passo, definendo un concetto completamente diverso di granturismo sportiva. E’ un salotto capace di spingersi a velocità pistaiole, regalando emozioni di guida che profumano di Le Mans e di Targa Florio, anche su fondi impegnativi e con poca aderenza. Non credo sia questo l’uso programmato da Howard per il suo esemplare, scelto in tinta bianca con interni rossi.
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