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Chi ha inventato l’auto? Una risposta non facile

Se dovessero chiedervi chi ha inventato l’automobile, cosa rispondereste? Forse anche gli esperti potrebbero avere dubbi, perché le variabili sono molte.

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Chi ha inventato l’auto? Se vi facessero questa domanda, voi cosa rispondereste? Molto spesso quando si parla di invenzioni che hanno cambiato la storia dell’umanità, trovare un unico inventore da celebrare come santo e come benefattore per la sua genialità non è facile. Perché si tratta di scoperte e invenzioni di menti differenti che insieme hanno portato alla creazione di un oggetto senza il quale oggi molti di noi non potrebbero vivere.

È credenza comune che la storia dell’automobile sia stata scritta nel XIX secolo. Quando effettivamente sono stati messi su strada veicoli mai visti prima. Ma già in epoche precedenti c’era chi immaginava e progettava mezzi di trasporto che non sfruttassero i cavalli o altri animali o la forza dell’uomo per mettersi in movimento. Roger Bacon nel XIII scriveva che un giorno l’uomo sarebbe stato capace “di costruire carri in grado di muoversi e di conservare il loro movimento senza essere spinti o tirati da alcun animale“. Mentre nel 1478 il grande Leonardo Da Vinci ha realizzato dei disegni di un carro semovente che era capace di muoversi da solo. Forse questo può essere inteso come il primo progetto di automobile, anche se era lontano anni luce dal mezzo a motore che conosciamo bene oggi.

Verso la fine del XVIII secolo i progetti hanno cominciato a spostarsi dalla carta alla realtà. Grazie all’invenzione di motori sempre più evoluti e all’avanguardia, che hanno permesso di abbandonare la trazione animale.

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Cosa si usava prima del motore a benzina

Tra i carri tirati da cavalli o altri animali da tiro e il motore a benzina ci sono state altre invenzioni degne di nota. Che di fatto possono essere considerate le antenate delle moderne automobili. È passato alla storia il Carro di Cugnot, ideato nel 1769. Sfruttava un motore a vapore davvero gigantesco, in grado di trasportare 4 tonnellate di peso. In realtà questo carro alla sua inaugurazione riuscì a camminare solo per qualche minuto, con una velocità massima che non è arrivata ai 10 chilometri orari. Ma di fatto rappresenta il primo tentativo di creare un’automobile come la concepiamo oggi. Un mezzo cioè in grado di muoversi “autonomamente” senza una forza animale e senza l’utilizzo di altre fonti di spinta come il vento.

Nel XIX secolo vennero ideate altre automobili con trazione a motore, dando il via a una serie di innovazioni molto importanti per la storia dell’automobile. Il francese Isaac de Rivaz nel 1804 riuscì a ideare il primo motore a combustione interna. Mentre nel 1860 il belga Étienne Lenoir riuscì a ideare un modello alimentato a gas (Hippomobile). Quattro anni dopo un italiano che tutti dovremmo conoscere, Innocenzo Manzetti, permise di realizzare la prima auto a vapore moderna che poteva girare per le strade, una sorta di carrozza a vapore.

Chi ha inventato l’auto a benzina

In seguito a tutti questi progetti ed esperimenti su strada, a partire dal 1883 cominciano a nascere le prime fabbriche di auto. Come la Benz & Cie in Germania, opera dell’ingegnere tedesco Karl Benz. L’anno seguente a Verona Enrico Berardi fu in grado di proporre un prototipo di veicolo con motore a benzina a tre ruote. Prodotto poi dal 1894 con la Miari & Giusti, prima fabbrica italiana di auto. Mentre nel 1886 sempre Benz riuscì a realizzare il veicolo con motore endotermico.

Per il primo modello di auto con motore Diesel bisogna attendere il 1892 e l’intuizione di Rudolf Diesel, da cui deriva il nome. Nel Novecento il modello di auto a benzina è quello su cui ovviamente si sperimenta di più, anche grazie alla Fiat di Torino che poteva contare sul supporto tecnico dell’ingegnere Enrico Bernardi.

Gli USA non stanno a guardare e la Ford dal 1908 inizia a costruire auto diventate storiche, anche attraverso la catena di montaggio che da lì a poco sarà presente in ogni fabbrica del mondo. E in ogni settore. Sarà solo a partire dal secondo dopoguerra che, soprattutto in Italia, l’auto diventa un bene diffuso, presente in ogni casa per gli spostamenti brevi o lunghi.

Chi ha inventato l’auto elettrica?

Lo sapevate che la prima auto elettrica di fatto porta la data del 1839? Ad Aberdeen Robert Anderson ha
introdotto un’idea che oggi rappresenta l’innovazione green per eccellenza nel settore automobilistico. Necessità che in realtà si è fatta sentire in maniera forte con la crisi del petrolio del 1973 e in altre occasioni in cui abbiamo capito che la benzina non è il futuro. Oggi questa svolta verde ha implicazioni ancora più importanti, vista l’emergenza climatica che stiamo affrontando e che ci spinge a ripensare ogni nostra abitudine di vita che abbia un impatto troppo forte sul pianeta.



Bruna Marini Bruna Marini
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