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Girano le palle: da dove nasce questo modo di dire?
L’espressione “girano le palle” è molto utilizzata, ma in pochi conoscono la sua origine: scopriamo insieme perché si dice così.
L’origine dell’espressione “girano le palle” non è affatto legata al membro maschile come magari si può pensare. Questo modo di dire non è infatti una volgarità ma piuttosto ha origine legata ad un fatto storico. Vediamo allora perché si dice proprio così.
- Origini: l’origine dell’espressione è legata ad un fatto storico ed è riferita ai proiettili e non agli organi maschili.
- Quando si usa: si dice quando si è arrabbiati, infastiditi e si vuole che qualcuno stia alla larga perché non è giornata.
Modi di dire: girano le palle
“Girano le palle” è un modo di dire molto comune che praticamente chiunque ha utilizzato almeno una volta nella vita. Queste espressione si utilizza infatti quando si è arrabbiati, infastiditi e si vuole invitare una persona a stare alla larga dal momento che non è giornata. “Avere le palle girate” è quindi un modo per esprime un fastidio, una scocciatura per una data situazione.
L’origine dell’espressione
L’origine del modi di dire risale ai tempi della Prima Guerra Mondiale quando, alcuni soldati, per infliggere più danni ai nemici modificavano le munizioni dei fucili. Queste munizioni erano proiettili sferici chiamati appunto palle e venivano estratti dal bossolo e rimontati al contrario.
Ecco allora che “girando le palle” si andava a provocare danni enormi ai nemici: il colpo lacerava la carne causando delle ferite quasi impossibili da rimarginare. Questo genere di munizioni erano proibite espressamente dalle convenzioni internazionali. Si comprende quindi che i soldati che avevano le palle girate erano molto pericolosi e dunque era buona norma stargli lontano.
Con il passare del tempo, questa espressione ha assunto note più volgari dal momento che si è iniziato ad associarla al membro maschile. Proprio per questo motivo oggi ci sono tante varianti colorite.