Girasoli di Van Gogh: l’opera rovinata con la zuppa da due attiviste

Episodio ai danni della famosa opera ‘I Girasoli’ di Van Gogh. Il quadro è stato rovinata con la zuppa da due attiviste in segno di protesta.

Un brutto episodio è avvenuto in queste ore ai danni della famosa opera ‘I Girasoli‘ di Van Gogh. Il quadro, in mostra alla National Gallery di Londra, è stato danneggiato gravemente dal lancio di una zuppa da parte di alcune attiviste in segno di protesta a margine della campagna ‘Just Stop Oil’.

I Girasoli di Van Gogh rovinati: il video

Militanti ecologisti impegnati nella campagna di protesta anti-petrolio ‘Just Stop Oil’ si sono resi protagonista del terribile danneggiamento dell’opera di Vincent Van Gogh, ‘I Girasoli’. Le immagini di tale atto sono subito diventate virali.

Da quanto si apprende e da quanto si vede nel video che è stato condiviso e diffuso sui social, due persone hanno lanciato un liquido, una zuppa commestibile secondo le prime informazione, contro la celeberrima opera che è esposta alla National Gallery di Londra.

La campagna ‘Just Stop Oil’, lanciata contro i passi indietro nella politica sull’emergenza climatica imputati al governo Tory di Liz Truss, è in corso nel Regno Unito da diversi giorni con azioni piuttosto forti come quella andata in scena in queste ore.

Le immagini del blitz alla National Gallery sono, però, davvero un colpo al cuore per gli amanati dell’arte. Il video diffuso sui social mostra due giovanissime militanti in azione. Entrate entrambe nel museo con indosso t-shirt bianche con la scritta ‘Just Stop Oil’, le due ragazze hanno lanciato il contenuto di due lattine di zuppa di pomodoro o di legumi contro il quadro di Van Gogh.

Successivamente si sono incollate al muro con una mano ciascuna. L’opera è stata danneggiata in maniera evidente. ‘I Girasoli’ della National Gallery sono una delle cinque versioni dello stesso tema dipinte dal grande artista olandese e la tela londinese ha un valore stimato di 80 milioni di euro.

Di seguito il video condiviso su Twitter dal noto giornalista Fabrizio Biasin: