Di punti luce ispirati a soli, astri e fenomeni galattici ce ne sono molte, la stessa Ikea ha tempestato di lune e stelle luminose le stanze dei bambini, ma una lampada da tavolo ispirata ai crateri lunari ancora non l’avevamo vista.
L’idea è del giovane designer russo Constantin Bolimond, che ha creato un oggetto singolare e allo stesso tempo funzionale, liberamente improntato sulla fisionomia del nostro satellite naturale.
La lampada, non a caso si chiama Armstrong, dal nome di un ben noto Neil che per primo mise piede su quella superficie extra-terrestre ed è un vero tripudio alla luce modulabile, grazie a dei tappi di dimensione variabile che mostrano una maggiore o minore luminosità a seconda che siano chiusi o aperti.
Questi cilindretti in sughero ricalcano l’estetica dei crateri lunari e fungono da veri e propri interruttori: quando sono inseriti nel loro alloggiamento la relativa lucina LED ad alta efficienza è spenta, mentre quando il foro viene liberato si sprigiona una luce bianca, alimentata da batteria o alimentatore a rete.
In pratica quanto più si desidera un’illuminazione soffusa più i crateri dovranno essere tappati, mentre più si desidera chiarore nella stanza e più li si dovrà stappare. Che dite, geniale questa lampada aliena, no?
Gallery | Facebook – Constantin Bolimond
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