Una volta passato il ponte di Brooklyn – o quello di Williamsburg o quello di Manhattan – per gli artisti di New York si apre un vero e proprio paradiso: parliamo appunto di Brooklyn, il quartiere più popoloso di tutti i borough della Grande Mela con i suoi 2 milioni e mezzo di abitanti, diventato da qualche anno a qualche parte un nuovo centro culturale e artistico.
Il cuore pulsante dell’arte è a DUMBO (acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass, che significa ‘sotto il cavalcavia del Manhattan Bridge’), che si estende tra il Manhattan Bridge, il Ponte di Brooklyn e Vinegar Hill. DUMBO ha subito conquistato gli artisti grazie agli affitti bassi – almeno all’inizio, dato che con l’andare degli anni essendo diventato un quartiere di interesse i prezzi sono saliti -. Qui ci sono molti spazi recuperati (ex magazzini e fabbriche), che contengono loft, e l’intera zona è disseminata di gallerie d’arte.
Anche Williamsburg, quartiere pieno di locali, ha un suo lato artistico: qui infatti sono presenti numerosi loft che ospitano esposizioni ed eventi.
Invece per l’arte, diciamo così, ‘tradizionale’ è da non perdere una puntatina al Brooklyn Museum (200 Eastern Parkway): fondato nel 1897 da Augustus Graham, ha cambiato nome in ‘Brooklyn Museum of Art’ nel 1997, poi modificato ancora nel 2004. Il museo si estende su una superficie di 52,000 m², e viene visitato da circa 500mila persone ogni anno.
Si tratta del secondo museo d’arte di New York, ed è tra i più grandi degli Stati Uniti. La sua collezione permanente contiene più di un milione e mezzo di opere che vanno dall’arte egizia a quella moderna e contemporanea: ci sono lavori di artisti del calibro di Mark Rothko, Edward Hopper ed Edgar Degas.
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