Le Ferrari ad otto cilindri aspirate dell’era moderna sono opere d’arte preziose. Noi ne abbiamo scelte tre fra quelle dotate di motore posteriore centrale. Si tratta di modelli che hanno segnato l’evoluzione della specifica gamma negli anni a partire dal 1999. Seguiteci nel nostro viaggio alla loro scoperta.

Ferrari 458

Questa splendida auto sportiva del “cavallino rampante” incassa, per il quarto anno consecutivo, il primo posto in due categorie del prestigioso premio internazionale “Engine of the Year” con i titoli di Best Performance Engine e “Miglior motore sopra i 4 litri”.

Ad imporsi è il V8 aspirato da 4.5 litri, il motore gioiello che equipaggia l’auto, nelle versioni Coupé e Spider, e nell’evoluzione con maggiore potenza, la 458 Speciale, che sfoggia la bellezza di 135 cv/litro. La giuria composta da giornalisti di 35 Paesi ha elogiato all’unanimità il sofisticato mix di raffinatezza progettuale, potenza, risposta all’acceleratore, precisione, prestazioni, efficienza e sound del V8 Ferrari.

Quest’ultimo tocca le vette della raffinatezza nella 458 Speciale, che sostituisce idealmente la 430 Scuderia, per la gioia di più alto profilo dei clienti che amano l’esclusività e il divertimento di guida.

Beati loro, che ogni mattina potranno decidere di accendere le loro emozioni al ritmo melodico di questa “rossa”, forte di 605 scalpitanti cavalli.

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Il suo temperamento si esprime in una cornice di impagabile fascino e seduzione, che profuma di corse. Basta guardarla da ferma per innamorarsene. L’auto è immediatamente riconoscibile per le modifiche estetiche, particolarmente vistose nella parte frontale e posteriore, oltre che per la striscia longitudinale.

L’efficienza aerodinamica (indice E pari a 1,5), il V8 aspirato più potente e la più alta potenza specifica (135 CV/l) nella storia delle Ferrari stradali, il peso a secco di soli 1290 kg, il controllo elettronico dell’angolo di assetto (SSC): sono queste alcune delle caratteristiche che rendono questa vettura davvero Speciale e che sono destinate a diventare uno standard per le Ferrari del futuro.

Si tratta di un capolavoro senza compromessi ed è il frutto dell’innovazione e della ricerca tecnologica estrema applicate ad una creatura già eccezionale come la 458 Italia. Per gli amanti dei numeri diciamo che l’accelerazione 0-100 km/h viene coperta in 3”, mentre ne occorrono 9”1 per raggiungere i 200, sempre con partenza da fermo. Il miglior tempo sul giro a Fiorano è di 1’23”5.

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Questa berlinetta 8 cilindri posteriore-centrale del “cavallino rampante” è stata progettata con l’obiettivo di elevare prestazioni ed emozioni di guida ai massimi livelli, garantendo sempre grande facilità di controllo in ogni situazione. Il risultato è straordinario, sotto tutti i profili. Del resto, la Ferrari è il riferimento del settore, quindi non poteva mancare i suoi obiettivi.

Ferrari F430

Nata per rimpiazzare la 360 Modena, si è subito ritagliata il ruolo di sportiva simbolo tra le “rosse” in listino. Il suo bagaglio tecnico è una miniera di meraviglie, che nasconde numerosi tesori.

La F430 è un prezioso distillato del know-how acquisito in Formula 1. L’affascinante linea della carrozzeria, firmata Pininfarina ed ispirata alla “Enzo”, ne anticipa gli elevati contenuti, conciliando la classe con l’applicazione di una ricerca aerodinamica attinta a piene mani dal mondo delle corse.

Il risultato è un incremento dell’effetto suolo, ossia di quel risucchio capace di incollare l’auto all’asfalto, attraverso lo sfruttamento della sesta faccia (il fondo), con pianale piatto e largo diffusore posteriore. La Ferrari ha trasferito sulla sua creatura una serie di solu-zioni direttamente derivate dalle monoposto da Gran Premio.

Due di queste esordiscono per la prima volta nella produzione stradale: il differenziale elettronico (E-Diff) e il selettore, ovvero un comando al volante che gestisce in maniera integrata i sistemi che governano la dinamica del mezzo, conosciuto dai piloti come “manettino”. La F430 è equipaggiata con un otto cilindri a V di 4.3 litri, capace di erogare 490 cavalli a 8.500 giri, con una coppia di 465 Nm a 5.250 giri.

Questa corposa unità propulsiva, gioiello della tecnica motoristica, la rende capace di prestazioni molto elevate: oltre 315 km/h di velocità massima, con accelerazione da 0 a 100 in meno di 4 secondi. Ma ciò che più impressiona è l’handling, che segna una nuova linea di riferimento nel settore. La granturismo di Maranello, lunga 4.512 mm, larga 1.923 mm e alta 1214 mm, dichiara un peso in ordine di marcia di appena 1.450 kg.

Dispone di un impianto frenante con dischi carbo-ceramici, per il massimo rendimento in condizioni di uso estremo. La scatola del cambio robotizzato consente il passaggio dei rapporti in meno di 150 millisecondi. Con simili credenziali storiche e costruttive è possibile vivere un universo di emozioni di primo livello, anche a cielo aperto. Ora al suo posto c’ la 458 Italia, ancora più bella ed entusiasmante.

Ferrari 360 Modena

Non è più in listino da alcuni anni, ma la 360 Modena resta una delle Ferrari più belle dell’era moderna. Nei suoi lineamenti si miscela la classe alla sportività, per un matrimonio impeccabile. E’ una vettura che ha cambiato la fisionomia delle otto cilindri aspirate del “cavallino rampante”, traghettandole verso nuovi riferimenti prestazionali. Il suo cuore da 3.6 litri, con 400 cavalli all’attivo, suona con note di grande seduzione, accompagnando una spinta e una dinamica di assoluto splendore

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ultimo aggiornamento: 24-07-2014