Pinkblog ha incontrato Loredana Errore in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo dal titolo “Torniamo a casa” In questo brano la casa viene rappresentata come un posto nel quale trovare riparo, riposare, sognare, amare, è il posto nel cuore che dà la forza di affrontare i problemi della vita.
Un testo (scritto da Stefano Paviani) perfetto per l’artista, che da piccola in casa ha iniziato ad avere la passione per la musica e che da grande nella stessa casa ha trovato la forza per reagire alle sfide della vita (a soli 28 anni è stata vittima di un incidente stradale che le ha cambiato la vita).
La casa è un luogo sicuro: quale luogo/situazione consideri “casa”?
La casa fa pensare ad un luogo sicuro intimo, alla famiglia, agli spazi condivisi che mi hanno dato il primo nido da cui spiccare per il primo volo. La mia casa per eccellenza è la musica, in cui ho trovato un posto sempre unico e speciale.
In casa è iniziata la tua passione per la musica: ma quali sono i cantanti che hanno influenzato la tua produzione?
La musica è sempre stata la mia grande luce speciale sin da primi tempi, mi ha sempre tenuto compagnia coinvolgendomi in modo totalitario. In casa ho iniziato ad approcciarmi con la voce, ero sempre alle prese con le mie prove casalinghe, sbagliando, ma non per questo mi arrendevo, insistevo sempre di più, anche se mi accorgevo che era una vocazione troppo forte. Lo facevo ascoltando molti artisti dai Fugees, Mina, Luigi Tenco, Pino Daniele, Amy Winehouse e tanti altri.
Ricordi la prima canzone che hai cantato in assoluto e la tua prima esibizione dal vivo?
Ricordo che prendevo spunto dai primi testi scritti nel libro di musica delle medie, “New York New York”, “Sapore di sale” e la “La Romanina”, quest’ultima cantata in casa con i parenti. Ma come prime canzoni la grande Mia Martini e Giorgia.
Nel 2009 hai partecipato ad Amici, un’esperienza sicuramente forte: cosa ricordi di quel periodo?
È stata un’esperienza stupenda che ho vissuto con tutta me stessa, ho coronato un sogno magnifico e sono grata a Maria De Filippi, ai compagni, ai professori, che mi hanno aperto le porte del mio più grande sogno, cantare.
Un incidente ti ha cambiato la vita: cosa consigli a chi affronta un periodo così duro e deve ritrovare la forza di alzarsi?
L’incidente mi ha messa a dura prova, ma è solo un dolce ricordo perché mi sono rialzata, soprattutto grazie all’aiuto di Dio, che amo e a cui mi affido, questo ha fatto una grande differenza per guardare oltre la differenza e viverla come un’esperienza d’amore e voglia di vivere. Sappiamo solo di non essere invincibili siamo fragili e quando la vita si fa guardare da un’altra prospettiva noi dobbiamo comunque amarla e rassicurarci che tutto si aggiusterà, inventando nuovi modi di ballare camminare respirare, sempre unici senza turbamento.
La musica quanto ti ha aiutato in questo percorso di recupero?
La musica è vita, scorre, viaggia e la sua forza è trainante, la musica è importantissima e lo è sempre stata nella mia vita e grazie a lei amo sempre di più tutto ciò che mi sta intorno perché mi permette di sognare.
Quanto conta il look invece per te e quanto deve essere importante per una cantante?
Il look è importante per la vita di tutti i giorni, ci rappresenta in modo autentico e per me da piccola è stato un elemento fondamentale per esprimermi, ero capace di cambiarmi anche 3/4 volte al giorno. Una matta (ride, ndr).
Un sogno nel cassetto che vorresti ancora realizzare?
Il sogno nel cassetto c’è, spero di poter salire un’altra volta sul palco dell’Ariston di Sanremo da concorrente.
PH. Nicolò Novali
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