Maserati mette in vetrina la sua storia con una mostra dedicata al centenario del “tridente” al Museo Enzo Ferrari di Modena. La rassegna, battezzata “Century of Pure Italian Luxury Sports Cars”, ripercorre la vita della casa automobilistica italiana attraverso l’esposizione di alcuni tra i modelli da strada e da pista più significativi della sua storia.

Negli spazi espositivi, inaugurati dal CEO della Maserati Harald Wester e dal Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, insieme ai cugini Carlo e Alfieri Maserati, rispettivamente figlio di Ettore ed Ernesto Maserati (che con Alfieri fondarono l’azienda nel 1914), si potranno ammirare per sei mesi una trentina di esemplari di grande prestigio: 21 stabilmente esposti e dieci a rotazione, per consentirne la partecipazione alle numerose manifestazioni che ricorderanno il secolo di vita in giro per il mondo.

La mostra ha preso forma con la supervisione e la regia di Antonio Ghini, direttore del Mef, così come del Museo Ferrari Maranello. Si può affermare che questa mostra offre la più importante selezione di vetture Maserati presentata fino ad oggi. Comune denominatore delle vetture esposte è lo stile, offerto con classe sportiva. Questo è sempre stato, insieme a velocità e potenza, un motivo fondamentale di successo.

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Tra i pezzi forte della mostra ci sono automobili come la Tipo 26, la prima vettura a fregiarsi del marchio del “tridente”, e la V4 Sport Zagato, che stabilì il record mondiale di velocità nel 1929 con Baconin Borzacchini, ricarrozzata nel 1934 da Zagato e premiata nel recente Concorso d’Eleganza di Villa d’Este. Non poteva mancare la Maserati 250 F vincitrice del Campionato del Mondo di Formula Uno con Juan Manuel Fangio nel 1954 e nel 1957, anno in cui l’asso argentino trionfò dopo una rimonta furiosa nell’epico Gran Premio di Germania sul circuito del Nürburgring. Una monoposto leggendaria, che contribuì a costruire il mito della Casa del Tridente negli anni Cinquanta.

Stirling Moss, presente all’inaugurazione della mostra, con questa creatura ottenne alcuni dei suoi successi più importanti, basti pensare ai gran premi di Monaco e Italia nel 1956. Impossibile non menzionare la Tipo 60 “Birdcage”, anch’essa tra le macchine guidate da Moss. Questa celebre biposto sport a motore anteriore, geniale risposta italiana all’evoluzione dei telai da competizione, realizzata saldando decine di sottili tubi metallici per garantire rigidità e leggerezza, diede lustro a Maserati ottenendo numerose vittorie a partire dal 1959.

Passando alla produzione stradale, tra le vetture esposte c’è un modello che, per quanto in serie limitata e in maniera ancora artigianale, rappresenta la prima Maserati stradale: l’A6 1500 del 1947 carrozzata da Pinin Farina, realizzata partendo da un motore da competizione. Si trattò di un primo tentativo, una sorta di prova generale, che anticipava il futuro della casa modenese. Facendo un salto temporale in avanti, troviamo esposta la 3500 GT del 1957: la prima vettura granturismo. Poi c’è la prima serie della “berlina più veloce al mondo”, la Quattroporte del 1965 appartenuta a Marcello Mastroianni. niente male, vero?

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ultimo aggiornamento: 23-06-2014