[blogo-gallery id=”248623″ layout=”photostory” title=”Pantofola d’Oro scarpe: intervista a Kim Williams, sartorialità ed heritage” slug=”pantofola-doro-scarpe-intervista-a-kim-williams-sartorialita-ed-heritage” id=”248623″ total_images=”93″ photo=”0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,92″]

Deluxeblog ha intervistato Kim Williams, Amministratore Delegato di Pantofola d’Oro, aperta nel 1886 come piccola bottega, si è trasformata negli anni passando attraverso numerose fasi. La prima negli anni 50, quando Pantofola d’Oro inizia la sua ascesa per imporsi come il marchio di riferimento per il mondo del calcio. Negli anni 2000 la rinascita e l’affermazione come uno dei nomi protagonisti del Made in Italy di alta gamma. Volendo riassumere la storia pluricentenaria di Pantofola d’Oro, una figura primeggia su tutte: quella di Emidio Lazzarini. È lui, infatti, che eredita negli anni 50 l’attività dal padre, che a sua volta aveva preso in mano la bottega avviata ad Ascoli nel 1886 dal nonno Lazzarini. Ed è sempre lui che con spirito rivoluzionario ne trasformerà le sorti. Il caso di Pantofola d’Oro ricalca quello di molti altri grandi marchi storici italiani: una piccola realtà locale che grazie a una personalità di spicco diventa sinonimo di lusso e di qualità a livello internazionale. Proprio perché non ha mai rinunciato alle caratteristiche che ne hanno garantito l’unicità, fin dal principio.

Emidio Lazzarini è un atleta insoddisfatto dalle prestazioni delle calzature con le quali pratica la sua passione, la lotta libera. Decide quindi di impiegare il suo savoir-faire in campo calzaturiero nella ricerca di una nuova dimensione di comfort, in largo anticipo sui suoi tempi. Le sue scarpe hanno una vestibilità morbida e avvolgente (tanto da farle assomigliare a una pantofola, appunto), capace altresì di migliorare le performance. Conquistano così in fretta il mercato e attraverso i decenni Pantofola d’Oro emerge come la calzatura di riferimento in campo sportivo, in particolare per il mondo del calcio. I più grandi campioni del passato hanno, infatti, calzato Pantofola d’Oro: da Rivera a Cruijff, da Capello a Falcão, fino a molti giocatori simbolo della Nazionale italiana per la terza volta campione del mondo nel 1982. E proprio nel periodo della storica vittoria che Pantofola d’Oro passa dalle scarpe totalmente nere alle tre stelle ricamate, simbolo del marchio.

Pur non dimenticando la sua passione per la competizione, Pantofola d’Oro rinasce nel 2001 con una nuova vocazione. La parte prettamente sportiva occupa ancora il 20% della sua attività ed è destinata a veri conoscitori che ricercano una scarpa lussuosa, lontana dagli estremismi tecnologici attuali. Ma è il leisurewear il principale settore di sviluppo. Supportato dall’interesse di stampa e buyer, il rinnovato successo di Pantofola d’Oro, capitanata dall’amministratore delegato Kim Williams, è stato decretato fin dalla presentazione del nuovo progetto di ristrutturazione del brand nel 2001, da subito accolto con entusiasmo dai migliori negozi di moda del mondo.

Il mondo di Pantofola d’Oro si rifà a quei primi modelli artigianali, frutto della mente del geniale Emidio Lazzarini, rielaborati nella forma e nei materiali, ma sempre vicini a una sartorialità indissociabile dall’heritage del marchio. Le scarpe sono prodotte al 100% in Italia (con l’eccezione di una singola operazione, la vulcanizzazione, che purtroppo nessuno è più in grado di realizzare entro i confini nazionali) con una cura estrema del dettaglio e un’attenzione maniacale per ogni processo della lavorazione. Le materie prime sono eccellenti e rispettano la preziosità di un archivio unico nel suo genere. Un prodotto dall’appeal contemporaneo, ma che segue ancora nella confezione la sua naturale inclinazione per la tradizione.

Tra le collaborazioni esclusive degli ultimi anni compare Lapo Elkann, che nel 2011 ha creato insieme a Pantofola d’Oro una speciale linea firmata Italia Independent. Ma anche una collaborazione con Brooks Brothers, unico co-branding in assoluto per il più antico interprete dell’eleganza classica americana e con 45RPM, guru del denim giapponese di tendenza. Ultima in ordine temporale la collaborazione con Antonio Marras: il 2014 ha dato il via a una partnership pluriennale di co-branding col brand di lusso dello stilista sardo, altro grande ambasciatore del Made in Italy. Le calzature “Pantofola D’Oro for Antonio Marras” si contraddistinguono per creatività, passione e sapiente artigianalità italiana, e sono distribuite in selezionate boutique nel mondo.

Dove ha inizio questa storia di successo artigianale tutta Made in Italy?

Tutto nasce nel lontano 1886 ad Ascoli Piceno e per tutti questi anni abbiamo fatto le calzature con lo stesso spirito e passione di sempre ; per anni siamo stati riconosciuti per l’eccellenza nel campo sportivo e dal 2000 anche nel tempo libero/moda

In cosa si riconosce un autentico prodotto Pantofola d’Oro?

Dalla cura dei materiali e dalla confortabilità

Ci dice tre valori “Made in Italy” che la Sua azienda traspone nei prodotti e in cosa possiamo rintracciare l’eccellenza di una produzione tutta italiana.

Cura maniacale, attenta scelta dei materiali e costruzione tecnica della scarpa

In che modo la Sua Azienda concilia la tradizione del Made in Italy con l’innovazione e l’arte del saper fare.

Pur essendo un’azienda che trae tantissimi spunti dalla nostra storia, l’arte di fare le scarpe non è mai cambiato, non possiamo non porre la massima attenzione in fatto di innovazione nei materiali e fondi

Il Made in Italy inteso come tradizione di eccellenza tutta italiana, può avere un ruolo nel rilancio economico della nostra nazione?

Sicuramente sì se tutto il sistema ci appoggia; così come stanno le cose non e’ facile perché’ fare prodotto ed impresa in Italia non e’ facile e soprattutto non vengono protette abbastanza quelle aziende che fanno del made in Italy il proprio credo.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 17-07-2015