Nel corso degli anni lo stilista americano Ralph Lauren ha messo insieme una collezione di auto spettacolari, dal fascino unico e irresistibile. Noi abbiamo scelto 3 delle perle più costose della sua raccolta a quattro ruote.

Sono modelli dal prezzo faraonico, ma in questo caso le cifre passano in secondo piano, perché i grandi capolavori hanno altre doti per guadagnare la scena, oltre le fredde cifre delle aste internazionali, che le vedono primeggiare con quotazioni stratosferiche.

La passione di Raplh Lauren per i gioielli automobilistici è nota in tutti i continenti, per la qualità dei pezzi che la compongono. Da un maestro della moda come lui non ci si poteva che aspettare scelte di eccellente livello, fatte con una sensibilità per il gusto davvero lodevole.

Diverse volte ci siamo occupati della raccolta da favola del maestro statunitense, che esprime una qualità sublime. All’interno della sua villa ci sono: Ferrari 250 GTO e Testa Rossa, Bugatti Atlantic 57SC e 59 Grand Prix, Mercedes SL ed SSK, Jaguar XKSS e molte altre, come Porsche, Alfa Romeo, Bentley e McLaren.

Passare in rassegna tali bellezze è come immergersi in un mondo parallelo, fatto di magia a quattro ruote. Questa tela da sogno si avvicina la perfezione. Gli esemplari scelti per il nostro post sono di una bellezza sublime e rappresentano il sogno di ogni appassionato. Seguiteci nel nostro viaggio alla loro scoperta. Non ve ne pentirete.

[blogo-gallery title=”Auto Ralph Lauren” slug=”auto-ralph-lauren-01″ id=”” total_images=”0″ photo=”1,2,3,4″]

Ferrari 250 GTO

Auto più costose collezioneRalph Lauren


La 250 Gto è un sogno irraggiungibile, ma entusiasma tutti, non solo gli appassionati d’auto. Questa creatura del “cavallino rampante” ha una storia nobile, fatta di passione, bellezza e successi nelle corse.

Si tratta di un’opera davvero straordinaria. Basta guardarla per innamorarsene. La linea slanciata del cofano, il muso basso e lungo, la coda fast-back con ampio spoiler e l’armonia degli elementi consegnano agli occhi un’immagine dinamica ed aggressiva, ma anche sensuale ed elegante.

Tre feritoie semi-ovali caratterizzano il frontale, che sfoggia un incomparabile carisma. E’ un vero gioiello, che si erge ad icona del mito del “cavallino rampante”. La spinta è assicurata da un classico 12 cilindri di 3 litri, disposto longitudinalmente, derivato dal propulsore della Testa Rossa. Grazie alla potenza vicina ai 300 cavalli, sfiora i 290 km/h di velocità di punta.

L’alimentazione è affidata a una batteria di 6 carburatori doppio corpo, posti al centro della V che separa le due bancate. Il cambio a 5 rapporti sincronizzati si trova dentro l’abitacolo, per una più efficace distribuzione dei pesi. La posizione arretrata del motore migliora l’handling. I freni sono a disco, per contrastare la sua foga.

Lo sviluppo dell’auto, progettata da Carlo Chiti e Giotto Bizzarrini, venne affidato al giovane Mauro Forghieri, che si dimostrò all’altezza della situazione. Nel palmares della Gto ci sono tre allori iridati raccolti tra il 1962 e il 1964. Incredibile la lista dei suoi successi.

Questa vettura è la sintesi del mito di Maranello. Nessun altro modello è riuscito ad entrare nel cuore degli appassionati come lei. I successi a ripetizione, l’armonia dei volumi, la potenza del motore, la resistenza alla fatica e le musicalità meccaniche espresse ad ogni azione sul gas hanno lasciato un segno indelebile nella storia. Impossibile resistere al richiamo delle sue seduzioni.

Ferrari 250 Testa Rossa

Auto più costose collezioneRalph Lauren

Nel palmares della Testa Rossa ci sono tre mondiali marche: quelli del 1958, 1960 e 1961. Gli 800 kg di peso sono lanciati alle velocità più elevate da un robusto 12 cilindri di origine Colombo, affinato da Carlo Chiti. Alimentato da 6 carburatori Weber, sviluppa una potenza di 300 Cv a 7200 giri al minuto. Il suono che emana produce immense scariche di adrenalina. E’ un vero piacere assistere al passaggio di questa opera d’arte.

La vettura “clienti” debutta nel novembre del 1957 e nasce sulla spinta delle evoluzioni regolamentari previste per la stagione successiva, che mirano a ridimensionare le prestazioni, per evitare gli eccessi dei bolidi più grossi. L’autorità sportiva internazionale ritiene che un buon viatico per ottenere lo scopo sia di ridurre a 3 litri la cilindrata delle Sport.

Da Maranello arriva con grande tempismo questa pungente arma, che aderisce al rigore delle nuove norme. La versione definitiva giunge a rimpiazzare la 500 TRC, con la quale condivide alcune architetture tecniche. Rispetto ad essa è molto più rabbiosa. Il suo debutto agonistico avviene nel gennaio del 1958, alla 1000 km di Buenos Aires, dove ottiene una magnifica doppietta, con Hill e Collins primi, seguiti da Von Trips, Gendebien e Musso, giunti alle loro spalle.

La Testa Rossa è un vero rullo compressore. Miete successi nelle più disparate gare, a partire da Sebring. Vince la Targa Florio con Musso e Gendebien, che si ripeterà (in coppia con Hill) alla 24 Ore di Le Mans, consegnando alla Ferrari l’alloro iridato con una gara di anticipo. Hawthorn e Collins arrivano secondi alla 1000 km del Nurburgring. Nel 1959 si arricchisce dei freni a disco e di altre significative modifiche, che riducono il peso, fermando l’ago della bilancia su un valore inferiore di 50 Kg. La carrozzeria, realizzata da Fantuzzi, viene affinata dal maestro Pinin Farina, che la rende più fluida.

Spariscono le profonde feritoie di raffreddamento dei tamburi e il muso assume una diversa caratterizzazione. Diventa monolitico e a corpo unico, senza la scalfiture che tanta per-sonalità davano alla versione precedente. In alcuni esemplari spunta un cupolino trasparente in plexiglas nel cofano motore, che lascia ben in vista i tromboncini di aspirazione. Una soluzione, quella di far vedere gli organi meccanici, ripresa da altri modelli di produzione successiva. Ma l’eredità più grande lasciata dalla 250 TR è la testimonianza storica.

Arriva prima e seconda alla 12 Ore di Sebring del 1959, con Hill e Gendebien seguiti da Behra e Allison, e coglie altri importanti piazzamenti, non sufficienti a consegnarle l’alloro iridato. Sulla stagione pesano sfortunate circostanze, come la scomparsa di alcuni piloti che avrebbero potuto regalarle un palmares più luminoso. A fine anno, nella classifica assoluta, la Ferrari sarà seconda, alle spalle dell’Aston Martin. Il bolide del “cavallino rampante” vince comunque la sfida con la Porsche, che giunge solo terza.

La nuova TRI del 1960 consegnerà alla Casa emiliana il settimo Campionato Mondiale Marche. Spinta da un’evoluzione del motore 3 litri, ora dotato di iniezione, lubrificazione a carter secco e sospensioni posteriori a ruote indipendenti, è ancora più estrema. Con questa vettura Olivier Gendebien e Paul Frere vinceranno una memorabile e decisiva edizione della 24 Ore di Le Mans. Grande l’evoluzione stilistica segnata dalla versione 1961, molto più attenta all’aerodinamica.

Il cofano posteriore –alto e massiccio- diventa piatto, con spoiler terminale e coda tronca, figlia di una felice intuizione di Giotto Bizzarrini, che la trasferirà sulla Gto. Il parabrezza avvolge l’abitacolo, con un raccordo laterale che sigilla la parte superiore della carrozzeria. Il rinnovato frontale si compone di due prese d’aria a narici di naso. La carriera della Testa Rossa si chiuderà ufficialmente con un congedo di alto livello: un’altra vittoria alla 24 Ore di Le Mans! Il titolo iridato è ancora una volta nelle mani della Ferrari.

Bugatti Atlantic 57SC

Auto più costose collezioneRalph Lauren

E’ una delle regine, sul piano delle quotazioni, nelle aste internazionali. La Bugatti Type 57SC Atlantic è un autentico capolavoro, le cui forme esprimono una sublime bellezza. A renderla ancora più speciale concorre il fatto che esistono solo tre esemplari al mondo.

Per rendersi conto del suo fascino basta guardare la foto odierna. Il modello fissato nello scatto è uno dei migliori: proprio quello della collezione personale del noto stilista americano Ralph Lauren, che ne è letteralmente innamorato.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 19-06-2014