Se è vero che spesso l’arte è vetrina sul mondo, Giulia ha scelto invece l’angolo timido e in ombra della sua galleria per lavorare, lontana da occhi di passaggio. Dietro le tende della sua galleria, in via dè Delfini, si apre il suo mondo fatto di materiali, strumenti di lavoro, tele e cavalletti dove si può davvero assaporare il gusto di una vera e propria nascita dal nulla dell’opera d’arte. Arte e vita quotidiana si intrecciano, duro lavoro e poetica ispirazione fanno della galleria Evasioni un luogo dove poter trovare il contatto diretto e informale con l’arte.

Giulia Spernazza è al lavoro per presentare dal prossimo autunno i suoi nuovi lavori ma dando uno sguardo alle sculture e ai quadri già completati si può percepirne il senso intimo della sua visione. Una visione data al mondo circostante con gli occhi dell’anima che trasfigura ogni cosa. Quest’aspetto traspare dalle atmosfere delle sue tele per l’uso di colori tenui e delicati, che avvolgono forme del paesaggio e figure umane fino a trascolorarle e farle diventare sagome esistenziali indefinite, apparizioni casuali. I luoghi da urbani si trasformano in spazi percorribili seguendo le tracce invisibili dei propri sensi; sono luoghi sfuggenti, da trovare nei meandri della propria memoria tramite la sola emozione. Le tonalità non sono mai contrastanti, le forme creano sulla tela mappe di città pronte a dileguarsi, trasparenti come in una visione.

Diverso è l’esito quando Giulia Spernazza scolpisce. Le sue sculture sono il risultato di un’appassionata manualità e conoscenza dei materiali e il bisogno di scendere dai voli pindarici della mente per ritrovarsi a immaginare i sentimenti, magari seduta davanti lo scorcio di un bosco autunnale. E nascono opere in tufo, cera, argilla e gesso nate per darsi risposte ai tanti sentimenti umani come il Perdono, i Legami, le reazioni di un’Anima Inquieta e quelle fisiche di un’Anima Fragile che si torcono e prendono vita come se fossero fatte di carne.

Eppure nonostante la materia di cui sono fatte, che rimanda ad un contatto diretto con la concretezza dell’esistenza, queste sculture nate dalle mani di Giulia Spernazza conservano grazie alla presenza di rami secchi o di ramoscelli un collegamento diretto con qualcosa di intangibile, tanto da rendere le figure esseri a metà strada tra la terra il cielo, tra l’Uomo e i misteriosi spiriti del bosco.

Giulia Spernazza espone All’Evasioni Art Studio di Roma e allo Spazio 120 in via Giulia. Ha partecipato al Kunstart 09 la Fiera internazionale di Arte Moderna di Bolzano, al premio Adrenalina 2012 al Macro di Roma, e nel 2011 riceve la mansione speciale della giuria al concorso “Roma restyle”. Una quotidianità “stra-ordinaria”.

Foto| Dal sito di Giulia Spernazza

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ultimo aggiornamento: 14-05-2013