Che le donne siano delle grandi sognatrici, non c’è dubbio. E oggetto dei loro sogni sono sempre le storie d’amore: perfette, piene di sentimento, passionali e trasgressive quanto basta, possibilmente eterne. Amori da fiaba, che prevedono, come co-protagonista, un uomo che sia quanto di più simile possibile ad un eroe, o ad un principe.

Le relazioni “reali”, invece, sono molto più prosaiche che poetiche, i nostri uomini sono imperfetti in modo disarmante, la passione magari c’è, ma le “sfumature” difficilmente sono quelle che vengono descritte nei romanzi erotici così di moda.

Ecco una parolina interessante, diciamo pure cruciale: romanzi. Ma non solo, anche fiction, e anche film di successo, e anche, persino, certi cartoons giapponesi. Ecco dispiegato l‘immaginario sentimentale (malato) delle donne che sono state bambine o teenager tra gli anni ottanta e novanta. Ragazzine che hanno sognato con Candy Candy, che si sono identificate con Pretty Woman senza per questo diventare baby squillo, che hanno “davvero” pensato che da qualche parte, fuori dalla porta della loro cameretta, ci fosse un “lui” circonfuso di luce azzurrina, pronto a far vivere loro romantiche emozioni del cuore e dei sensi.

Ebbene, ridiamoci su, ma chi di noi – appartenente a quella generazione – può davvero definirsi immune da cotanto immaginario pop ed edulcorato, che riduce l’amore e le relazioni a un ologramma seducente quanto fasullo? Di questa tendenza un po’ masochistica delle donne a farsi manipolare i sogni da fiction, pellicole e romanzi best seller di scarso spessore e notevole furbizia parla il divertente libro “Vogliamo la favola”, scritto da una che di quell’immaginario si è nutrita come noi, Simona Siri.

Come noi, ex bambine degli anni ottanta, anche l’autrice di questo divertente saggio (edizioni Tea), ha collezionato storie d’amore fallimentari che hanno patito lo scontro impari tra magiche aspettative e dura realtà. Uomini di cartone – perfetti – versus uomini di carne e sangue, del tutto inadeguati. Secondo l’analisi semi-seria della Siri, se le donne continuano a sognare love story impossibili, è colpa di tutto questo patrimonio pesudo-culturale di basso profilo (ammettiamolo, anche se ci siamo affezionate) che, peraltro, continua a rimpolparsi senza tregua.

È colpa loro, di tutte le coppie da sogno che hanno popolato la nostra immaginazione fin dalla tenera età, non importa se reali o inventate, se cinematografiche o letterarie, se in carne e ossa o fatte a cartone animato. È colpa loro se la nostra vita sentimentale si è nutrita di aspettative troppo alte. Se qualsiasi storia passata, presente o futura che non contenga passione in quantità pazzesca ci sembra una noia mortale. Se abbiamo aspettato l’arrivo del Principe Azzurro o anche di una versione scolorita. Se, insomma, abbiamo creduto e fortissimamente voluto la favola

Scrive con arguzia l’autrice. Noi siamo d’accordo con lei, anzi, ci identifichiamo con lei. Care amiche di Pinkblog sognatrici in rosa, guardiamo in faccia la realtà, il principe della fiabe non esiste. L’uomo perfetto non esiste. Noi non siamo perfette, e neppure delle principesse da salvare ma semplici esseri umani che hanno bisogno di amare e di essere amati. Partiamo da qui, il resto è… fiction!

Fonte| Corriere.it

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ultimo aggiornamento: 22-11-2013