Grande interesse susciterà la nuova Flying Spur, molto attenta anche alla tecnologia, alla connettività mobile e all’infotainment, gestibili attraverso uno schermo touch-screen.

Questa creatura si propone come la più raffinata berlina ad alte prestazioni oggi in commercio. Io non mi voglio sbilanciare così tanto nel giudizio, ma si tratta indubbiamente di un modello speciale, perfettamente aderente ai valori carismatici del marchio di cui si fregia.

Guardandola si coglie un senso di profonda aristocrazia, in un quadro dialettico destinato a superare le insidie del tempo, perché la vera classe è intramontabile. Anche l’abitacolo è confezionato con un linguaggio di alto livello, in una tela dove i materiali pregiati e la manodopera più esperta segnano felicemente le note di una composizione destinata a far sognare, in un esclusivo abbraccio di comfort e benessere.

Certosina l’attenzione per i dettagli, come è giusto che sia per un prodotto destinato a fissare i parametri dell’eccellenza nello specifico segmento di mercato. La Flying Spur promette un’inebriante miscela di maneggevolezza, lusso, maestria artigianale, design e tecnologia all’avanguardia, per ricambiare gli acquirenti del cospicuo investimento di cui si dovranno far carico per venirne in pos-sesso.

Sul piano tecnico, la spinta è garantita da un motore W12 biturbo da 6 litri, abbinato a una trasmissione ZF a otto rapporti. Con 625 cavalli all’attivo, le prestazioni sono più incisive del modello precedente, consegnando al guidatore e ai suoi passeggeri l’energia necessaria per muoversi velocemente e in grande souplesse. Volendo si possono raggiungere i 322 km/h, ma l’uso in pista appare improprio. Meglio sapere che il classico passaggio da 0 a 100 km/h viene coperto in appena 4.6 secondi: come una sportiva purosangue.

Insieme alla Flying Spur, nella rassegna britannica, sarà in mostra la Continental GT3 race concept, destinata ai campi di gara, dove la casa d’oltremanica vanta una luminosa tradizione, a dispetto dell’immagine gessata emersa in una certa fase del suo ciclo di vita, ora messo alle spalle. La prima apparizione in pista di questa creatura avverrà entro la fine dell’anno.

In un quadro del genere sembra più che coerente la presenza della Speed 8, vincitrice della 24 Ore di Le Mans nel mese di giugno del 2003. Di notevole presa la partecipazione all’evento della Continental GT Speed e della GT Speed Convertible, che completano degnamente il parterre.

Bentley Cholmondeley Pageant of Power


Bentley Cholmondeley Pageant of Power
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Via | Bentley.co.uk

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ultimo aggiornamento: 12-06-2013