Design
Apre a Milano casaBASE, la nuova residenza d’artista di via Bergognone
In via Bergognone a Milano nasce casaBASE, la nuova residenza per artisti e foresteria
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Occuperà il primo piano dello stabile di via Bergognone 34 a Milano il nuovo residence casaBASE, struttura che nasce con l’intento di fungere da residenza per artisti e foresteria, dal listino prezzi molto equo e dall’interior design, curato da Stella Orsini di h+, decisamente d’epoca.
Si, ma non ci si lasci ingannare dalla definizione ufficiale, perché casaBASE non assomiglia e non vuole assomigliare al Chelsea Hotel di New York, sebbene le attese sulla creatività e sull’estro degli ospiti siano decisamente alte.
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La residenza offre infatti una sala comune, 10 camere doppie o quadruple, con servizi privati e non, dove vivere, dormire, studiare, interagire e comunicare. Ma non tutte le stanze sono disponibili al pubblico esterno, in quanto parte di queste sono lasciate libere per artisti e collaboratori di BASE Milano che si fermano in città per workshop ed eventi.
Ad oggi casaBASE ha già all’attivo ospitate importanti, che vanno dai registi del Milano Film Festival a fashion designer e artigiani di White. Per il futuro sono già previste prenotazioni per gli startupper di iC-innovazioneCulturale e per Cleo T, musicista e cantautrice parigina, di cui è previsto un piccolo concerto.
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Parlando degli arredi, casaBASE è un bel mix di stili, tutti congiunti dal modello vintage, che riunisce in modo squisito pezzi di modernariato anni ’50 e ’60 con mobili e complementi del marchio Vitra e altri prodotti creati artigianalmente da Mezzo Atelier e Leftover nella falegnameria residente di BASE Milano.
Le dieci stanze, tutte dipinte con colori differenti, si affacciano su un corridoio con torce dallo stile “antico maniero” appese alle pareti, i pavimenti sono fatti di cementine esagonali provenienti da storiche fabbriche siciliane e la sala comune, dove sono presenti cucinino, zona colazione e sala lettura, lascia intravedere un originale corridoio d’emergenza dipinto in giallo acido.
Come ogni yellow submarine che si rispetti, qui non poteva mancare anche una finestra-oblò da cui spiare quello che accade a pianterreno.