Un esemplare di Ferrari LaFerrari entra nella collezione di Sammy Hagar, confermando il suo amore per le auto sportive del “cavallino rampante”. Il cantante e chitarrista statunitense, famoso per la carriera solista e per essere stato membro dei Montrose e dei Van Halen, corona così i suoi sogni motoristici con il gioiello più estremo della produzione di Maranello, che segna i nuovi riferimenti dinamici, prestazionali ed emotivi, in un quadro estetico e motoristico mozzafiato.

Nonostante abbia una certa esperienza con le fuoriserie, Hagar dovrà ricalibrare il cervello in funzione delle performance marziane della “rossa”, che spinge i limiti a un livello più alto, mai raggiunto prima da un prodotto destinato alla circolazione stradale. Il suo esemplare è di colore bianco, mentre Jay Kay, leader dei Jamiroquai, ha scelto un vistoso verde.

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LaFerrari appartiene alla stirpe delle “rosse” più affascinanti di tutti i tempi, ma si orienta al futuro più di ogni altra. Il design della carrozzeria sposta in avanti le lancette del tempo, esplorando un mondo sconosciuto, fatto di futurismo ed efficienza. Sembra un’astronave, ma si connette in modo brillante alla tradizione del mito.

Questa “rossa”, massima sintesi del know-how acquisito nel mondo dei Gran Premi, offre prestazioni estreme, mai raggiunte prima nella storia del marchio, grazie alle soluzioni tecniche più avanzate che, nel futuro, potranno trovare applicazione su tutta la gamma. E’ la prima opera di Maranello ad adottare la tecnologia ibrida, con motore termico V12 da 800 CV e motore elettrico da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di oltre 960 CV.

Grazie al sistema HY-Kers, derivato dall’esperienza in Formula 1, è la Ferrari più prestazionale e efficiente di sempre. L’applicazione del sistema KERS, sperimentato sui campi di gara ed evoluto specificamente per l’utilizzo su una vettura stradale, garantisce la perfetta integrazione tra il V12 e il motore elettrico, coniugando senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni, senza incidere in alcun modo sulle dimensioni della vettura, né sul passo, contribuendo anzi ad abbassarne il baricentro.

Il motore elettrico principale è accoppiato in coda al cambio a doppia frizione ed è inoltre presente un motore elettrico ausiliario che sostituisce l’alternatore tradizionale, risparmiando in questo modo peso e contenendo i volumi. Le batterie vengono ricaricate in diversi modi: durante le frenate, perfino in quelle particolarmente intense dove interviene l’ABS, condizione tipica della pista, e ogni volta che il motore termico produce coppia in eccesso, come ad esempio durante la percorrenza di una curva, che invece di disperdersi viene recuperata.

In tema di transfer tecnologico dal Circus, un’area di collaborazione strettissima, quasi simbiotica, è stata quella della progettazione e realizzazione del telaio. Un team composto da ingegneri e tecnici della Scuderia e della Direzione tecnica GT ha lavorato sin dalla prima fasi avvalendosi del contributo di Rory Bryne, progettista di monoposto vincenti del “cavallino rampante” a cavallo tra gli anni 90 e 2000.

L’impiego dei materiali compositi è stato gestito in modo oculato, usando le combinazioni più raffinate, per garantire la massima leggerezza insieme alla più grande robustezza. Straordinaria l’efficienza dinamica, anche grazie all’aerodinamica attiva. La complessa elettronica, che sovrintende tutti i sistemi, fa il resto. Tutte queste meraviglie si traducono in un ritmo operativo di riferimento, che non ha eguali.

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ultimo aggiornamento: 26-07-2014