Tra i mille difetti (che in realtà non sono tali ma caratteristiche di genere) attribuiti alle donne dagli uomini, c’è anche la voce. Riflettiamoci, tanto più una donna parla in modo femminile – quindi con registro alto e tono squillante, o con voce dolce e infantile – tanto meno viene “considerata”, anche nel lavoro.
Quanto più, invece, una voce femminile si “avvicina” a quella maschile – registro basso, timbro roco e profondo, ma senza esagerare – tanto più “valore”, o per lo meno “credibilità” si attribuisce in modo istintivo alla donna che l’ha in dotazione.
La voce femminile risulta “manchevole”, soprattutto nel parlato, in tanti modi possibili, e spesso viene considerata debole, priva di autorevolezza, infantile, fastidiosamente alta, sgradevole, da “uccellino”, eccetera. Insomma, a chi di noi fanciulle che non abbia la voce bassa e sensuale di Lauren Bacall non è capitato di venire criticata per la propria voce? E quante di noi hanno fatto, o farebbero, altrettanto a proposito delle voci maschili?
A proposito di questa curiosa ma assolutamente reale discriminazione, o meglio diremmo, penalizzazione, la professoressa di biologia dell’Atlantic University (Florida) Rindy Anderson, e suo marito Kasey Klofstad, docente di scienze politiche, hanno deciso di farci uno studio, producendo il video che abbiamo inserito nel nostro articolo.
I due studiosi hanno raggruppato le sei principali caratteristiche “difettose” della voce femminile fornendone una spiegazione biologica e le ragioni sociali per cui vengono percepite con disagio e fastidio dagli uomini.
- Voce troppo alta. Il registro più elevato delle voci femminili è dovuto a ragioni anatomiche, perché le corde vocali delle donne sono più corte e più sottili di quelle maschili, e a ragioni ormonali (è il testosterone, infatti, ad influire sulla voce di uomini e donne). Dalla ricerca emerge che il registro più basso, tipico delle voci maschili e di poche voci femminili, viene percepito come più “competente”
- Voce infantile. Molte donne, anche mature, conservano voci sottili e alte come quelle dei bambini, per la stessa ragione di cui sopra, e pertanto vengono scambiate per ragazzine (cosa che, naturalmente, le fa sembrare “meno serie”)
- Voce non autorevole. Sempre stessa questione: voci alte, sottili, fresche come quelle di un bambino, suonano meno “credibili”, le persone tendono a dare meno credito a chi abbia una voce di questo tipo (e quindi alla popolazione femminile nella stragrande maggioranza)
- Vocali che friggono, che tremano. Capita quando una donna cerca di abbassare il proprio registro di voce, un fenomeno che chi ascolta trova molto gradevole e che rende meno attendibile e sincero quello che viene detto
- Voce interrogativa. Sovente le donne terminano l’ultima proposizione con un andamento interrogativo come se si trattasse di una domanda (anche se è un’affermazione). Questo viene percepito come incalzante e sgradevole soprattutto nelle donne che ricoprano ruoli di autorità. Sembra come a voler suggerire: “Sei presente? Hai altro da dire”?
- Voce troppo bassa. Questa è una bella contraddizione. Abbiamo visito come le voci femminili troppo alte siano in genere percepite come sgradevoli, ma a quanto pare anche quelle troppo basse, perché “fuori standard”, diciamo “sospette”. Pertanto, le donne con questa caratteristica spesso devono modulare il proprio timbro in modo da addolcirlo
E voi, di che voce siete?
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Fonte| npr.org
Foto| via Pinterest
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