Come torneremo a viaggiare in Italia? La campagna vaccinale va avanti, mentre l’epidemia da Coronavirus nel nostro paese, nel resto d’Europa e anche del mondo sembra non volersi arrestare. Molti i nuovi casi quotidiani e purtroppo anche i decessi. In questo quadro di incertezze, il governo di Mario Draghi ha parlato di possibili riaperture. Finalmente dal 26 aprile tornano le zone gialle, con nuove regole da seguire. Se volessimo concederci qualche giorno di vacanza, come potremmo fare? Pare che sia al vaglio dell’esecutivo un vero e proprio pass vaccinale per viaggiare in Italia. Ma come funziona?

Il pass vaccinale altro non è che un lasciapassare per attestare la vaccinazione del viaggiatore o l’esecuzione di un tampone o di un test per scovare il coronavirus, risultato negativo. Potrebbe anche attestare l’avvenuta guarigione da Covid-19 dopo il contagio, così da permettere anche chi è guarito e uscito dal tunnel della malattia di poter partire. Sarebbe una garanzia di immunità temporanea, per potersi spostare tra le regioni d’Italia per viaggi di piacere o di lavoro. E magari per tornare ad ascoltare un concerto o vedere dal vivo una partita di calcio.

Ovviamente non tutti sono concordi sulla scelta di realizzare un pass che possa garantire un po’ di libertà in più a chi è vaccinato, negativo o è appena guarito dalla Covid-19. al momento è tutto nebuloso, non si sa se sarà un certificato cartaceo o se si userà un’app, scelta consigliata perché più facile e veloce da ottenere. La stagione estiva è però alle porte e tutti gli italiani vorrebbero sapere quando e come poter programmare le vacanze.

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Pass vaccinale per viaggiare in Italia

Come potrebbe funzionare il pass vaccinale

Secondo le ultime indiscrezioni che arrivano da Palazzo Chigi, il pass vaccinale potrebbe essere all’inizio cartaceo, in attesa di sviluppare un supporto digitale. Si pensa a una card da realizzare con Poste Italiane o un’app per smartphone con QR Code. Ma c’è anche chi ipotizza di rispolverare l’App IO, la stessa che abbiamo usato per il Cashback. Questa soluzione potrebbe essere la migliore, perché l’applicazione già esiste ed è già sul telefonino di tantissimi italiani, basta solo implementare la nuova funzione che potrebbe basarsi sul QR Code, come spingerebbe anche Bruxelles.

In questo modo prima di prendere un aereo, un treno, una camera d’albergo o di entrare in uno stadio o in un altro luogo per assistere a un evento di cultura o a un congresso o una fiera di lavoro basterà scansionare il QR Code per capire se si è immuni e si può partecipare liberamente. Altri paesi del mondo stanno già sperimentando un sistema simile e l’Italia deve correre ai ripari se non vuole arrivare impreparata.

L’estate è alle porte e la campagna vaccinale prosegue, con qualche intoppo, ma va avanti. E gli italiani hanno davvero tanta voglia di viaggiare per il bel paese. Sarebbe il modo migliore per aiutare il settore turistico, uno di quelli messi a dura prova dalla pandemia.

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ultimo aggiornamento: 22-04-2021