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Molti hanno conosciuto il suo nome dopo “Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus”, film del 2006 di  Steven Shainberg e interpretato da Nicole Kidman. Ma i fotografi e gli appassionati di fotografia sanno bene di chi si parla quando si nomina Diane Arbus, fotografa statunitense, famosa al mondo intero per i suoi ritratti a personaggi che normalmente l’opinione pubblica definisce ed etichetta come “freak”, strano, diverso. Emarginato.

Nani, transessuali, malati, artisti, questi i “freak” che Arbus ha immortalato nel corso della sua carriera, ritratti che oggi – fino al 27 novembre  – sono esposti al Met Breuer (il nuovo spazio del  Metropolitan Museum)  di New York nella mostra “Diane Arbus in the Beginning”.

L’esposizione contiene più di 100 fotografie, gran parte delle quali inedite, che la fotografa di origini russe scattò nei primi anni di carriera, tra il 1956 e il 1962. Tante anche le immagini che hanno reso la Arbus famosa, come “Child with a toy hand grenade in Central Park” (Bambino con bomba a mano giocattolo a Central Park). Circa sette anni della sua carriera, anni di forte sperimentazione in cui si nota il netto distacco dal mondo della moda, settore dal quale l’artista ha iniziato, verso un mondo totalmente nuovo e affascinante, quello della street photography.

 

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ultimo aggiornamento: 05-08-2016